Casale Monferrato (AL) – Sono stati denunciati a piede libero dalla Polizia di Stato gli autori della brutale aggressione di una ragazza in un locale del centro. Si tratta di due giovani albanesi, regolari sul territorio nazionali e dimoranti da tempo a Casale, di cui uno solo già pregiudicato peraltro per un fatto analogo a quest’ultimo accaduto nello stesso luogo, piazza Castello, e con le stesse modalità. I due facevano parte di un gruppo di giovani, probabilmente tutti albanesi, la cui identità è in corso di accertamento. Intorno all’una di domenica 16 settembre una giovane cliente di un noto locale del centro cittadino ha avuto un acceso diverbio con uno dei due denunciati che le impediva di andare ai servizi igienici. La ragazza ha reagito e si è “ribellata” all’arroganza del giovane che pretendeva di saltare la fila per utilizzare la toilette. Quest’ultimo, per tutta risposta la spintonava scatenando la reazione del fidanzato, un ragazzo di 34 anni residente a Casale, che mentre tentava di allontanare l’aggressore è stato a sua volta trascinato fuori dal locale da un gruppo di giovani facenti parte dello stesso branco dell’aggressore, che lo hanno circondato e malmenato con pugni e calci, sferrati in ogni parte del corpo che gli hanno procurato lesioni guaribili in trenta giorni, mentre la ragazza ha subito lesioni con una prognosi di cinque giorni. Solo l’intervento di alcuni presenti ha interrotto il pestaggio e evitato conseguenze ben più gravi al malcapitato. Il Commissariato di P.S. ha ricevuto la segnalazione dell’episodio attraverso la linea d’emergenza “113” e la “Volante” ha raggiunti al pronto soccorso del locale ospedale le vittime dell’aggressione che hanno raccontato l’accaduto e poi formalizzato la denuncia. La dinamica dello stesso è stata confermata da alcuni testimoni presenti sul luogo e che sono stati fondamentali nella descrizione dei tratti somatici soprattutto del giovane che aveva scatenato l’alterco. Nel giro di pochi giorni gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità di due degli aggressori. Chi ha molestato la ragazza è un albanese di 21 anni, che aveva ancora i segni sul volto dei graffi procurati dalla resistenza della giovane e sul proprio telefono mobile conservava dei messaggi scambiati con un cugino, anche lui coinvolto nell’episodio, nei quali commentava l’accaduto con un senso di “marcata appartenenza” al gruppo; questi peraltro è stato riconosciuto dagli aggrediti grazie ad una individuazione fotografica. I due albanesi devono rispondere di lesioni personali dolose aggravate, uno di essi anche per le minacce indirizzate al giovane casalese.
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