Convocato per lunedì sera all’ex Taglieria del Pelo un convegno organizzato dal PSI cittadino per dibattere sulla grave crisi in cui versa Alessandria.
di Max Corradi
Alessandria – Dopo aver presentato alle scorse amministrative la lista TuAlessandria con Luisella Daziano candidata alla poltrona di sindaco (852 voti, 1,97%) Felice Borgoglio, già sindaco di Alessandria e deputato al parlamento del PSI per quattro legislature a partire dal 1979 (prima repubblica), vicino alla sinistra, convoca a raccolta i socialisti alessandrini per trovare la strada che faccia uscire la città dal pantano. Nel comunicato stampa diramato dalla segreteria cittadina del PSI (www.partitosocialistaalessandria.it) si capisce chiaramente che i socialisti alessandrini prendono le distanze da questa giunta invitando a trovare soluzioni “senza continuare a guardare indietro”. Chiaro il riferimento a Rita Rossa che da quasi cinque mesi ripete ossessivamente il J’accuse nei confronti della Giunta di Piercarlo Fabbio, senza aver mai presentato un progetto concreto di risanamento ma solo un programmino di 19 paginette, fatto di belle parole, senza contenuti, consegnato alla stampa due settimane fa. Borgoglio dice basta perché prende atto che questa Giunta non va da nessuna parte e lancia un’alternativa politica. Un’alternativa chiara e precisa, un’alternativa democratica e non esita a ripresentarsi alla gente come socialista, alla guida di un partito che non ha perso il nome e si chiama sempre Partito Socialista Italiano come pochi altri partiti italiani dopo lo tsunami di Mani Pulite, quali il Partito Liberale Italiano e la Lega Nord, che non rinnegano il loro passato ma guardano avanti. D’altronde, a ben guardare il Pli e il Psi sono i pilastri della democrazia laica italiana e la Lega Nord è l’unico partito presente anche nella prima repubblica che abbia avuto un progetto nuovo negli ultimi trent’anni in Italia. La chiamata a raccolta dei socialisti è per lunedì 24 settembre alle nove di sera all’ex taglieria del pelo Via Wagner angolo Via XX Settembre. Il titolo del convegno è emblematico: “Che disastro! Che fare?”, e non si riferisce solo alla Giunta precedente ma, evidentemente, dato il carattere di urgenza che traspare dal comunicato che annuncia il convegno, alla Giunta attuale capitanata da Rita Rossa. Secondo Borgoglio 20 anni senza i socialisti in Alessandria hanno portato la città al fallimento. Una città che non sa rialzarsi perché l’attuale giunta non ha la forza intellettuale e politica per farlo. “Bisogna mettere in moto un circolo virtuoso per uscire dalla crisi della nostra Città – si legge ancora nel comunicato del PSI – e ricreare fiducia. Bene anche l’iniziativa del movimento 5 stelle nel coinvolgere il mondo dei lavoratori autonomi e gli eletti ad affrontare in termini attivi la situazione in cui ci troviamo, va condiviso il metodo in quanto senza partecipazione non c’è futuro”. Non un cenno alla Giunta ma una esplicita citazione dei Grillini quasi a voler rimarcare il fatto che loro sì, sono la novità, mentre Rossa & C. sono praticamente da rottamare. Per i socialisti alessandrini biosogna “entrare nel merito e proporre iniziative concrete in grado di dare respiro all’economia e nel contempo lavorare per ricreare equità sociale, perché nelle crisi non c’è solo chi soffre, ma anche chi ne trae profitto”. Borgoglio e i suoi spaziano dalla politica all’economia fino all’aspetto finanziario della crisi che vede la città privata di un proprio istituto di credito: “Oggi le attività economiche hanno necessità di credito, il Comune – si legge nel comunicato – dovrebbe porsi due obiettivi, ricreare una banca del territorio, colmando un vuoto che ha lasciato la cessione della Cassa di Risparmio di Alessandria e creare con le altre istituzioni e le banche disponibili un fondo di garanzia per favorire il credito alle aziende che hanno progetti innovativi e che creano occupazione, con particolare attenzione alle nuove iniziative, sapendo che un’economia che funziona crea anche maggiori entrate e spirito di intrapresa”. Quindi i socialisti passano all’analisi concreta del rilancio: “Il Comune può fare qualcosa? Affrontando questo momento di difficoltà con la creazione di un tavolo tecnico – si legge infine nel comunicato del PSI alessandrino – aperto a tutte le categorie (dai lavoratori agli imprenditori, dai rappresentanti sindacali alle associazioni di categoria, quali commercianti, artigiani e consumatori per arrivare agli istituti bancari) e coinvolgendo a seconda del ruolo ricoperto tutti quegli attori sociali che producono ricchezza per la città, attivando gli strumenti che la legge gli consente, facendo funzionare la Polizia annonaria sul controllo dei prezzi e l’evasione dell’iva, non per vessare i Cittadini, ma per ristabilire un corretto rapporto tra chi svolge con onestà il proprio lavoro e chi non rispettando le leggi svolge concorrenza sleale, così si ricostruisce un corretto patto sociale tra Cittadini, condizione indispensabile per una comunità che nella valorizzazione delle persone supera l’eccesso dell’individualismo e ricostruisce le ragioni dello stare insieme”.
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