Acqui Terme (AL) – Se da un lato i vari comitati dei pendolari non servono a niente e, anzi, fanno solo perdere del tempo, c’è qualche sindaco “illuminato” e di buon senso che, armato di santa pazienza e tanta buona volontà cerca di porre rimedio al disastro dei treni locali. Ieri l’ennesimo svaccamento dei ferrovieri si è consumato ieri con la soppressione di un treno perché non si trovava come al solito il macchinista che sarà certamente rimasto addormentato a letto o in ferie. Si tratta del treno regionale 10270 che doveva partire ieri mattina alle 7 alla volta di Alessandria. Il treno soppresso è stato sostituito da un autobus con il disappunto dei viaggiatori. Per tre giorni consecutivi il treno delle sette è stato soppresso senza motivo, se non quello delle vacanze del macchinista. Il sindaco di Acqui Enrico Bertero ha detto che spedirà una lettera a Trenitalia e alla Regione per chiedere conto di queste ripetute soppressioni del convoglio, tenuto conto che i viaggiatori sono già penalizzati dalla chiusura temporanea della linea per Asti e da quella parziale per Genova. Nelle prossime settimane, si dovrebbe giungere alla riapertura della tratta Genova-Ovada e dell’Asti-Acqui, i cui collegamenti sono momentaneamente garantiti da bus sostitutivi.
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