Capriata d’Orba (AL) – Anche un paese agricolo di duemila abitanti come Capriata d’Orba nella Bassa Alessandrina deve fare i conti coi teppisti. Qui si conoscono tutti, tutti sanno tutto di tutti, eppure il sindaco Pier Sandro Cassulo ha sentito l’esigenza di piazzare telecamere in ogni dove per controllare il fenomeno del teppismo. In un paese così una volta i bulli si prendevano per gli stracci e gli si dava una manica di “cartoni”, certi che l’avrebbero piantata lì. Oggi bisogna riprenderli, poi denunciarli, poi portare le prove documentali – come dicono i colti – dal giudice che si riserva di decidere e il più delle volte assolve il teppista che la volta dopo, invece di limitarsi ad imbrattare i muri, si specializza in danni alle cose per culminare poi nella tecnica dei danni alle persone. Così a Capriata d’Orba, paese di contadini e di vitivinicoltori, gente semplice e spontanea, ma ora, evidentemente, diventata un po’ troppo smorbia, sono ricorsi alla tecnologia più raffinata ed hanno predisposto nientemeno che un piano di sicurezza che prevede l’inserimento di telecamere a circuito chiuso nei punti più bersagliati dai vandali e cioè il parco scuole, dove in seguito saranno ristrutturati i giochi dei bambini, ed il bocciodromo, oltre che nelle vie di accesso al centro abitato. La videosorveglianza è finanziata solo in parte dalla Cassa Depositi e Presiti e sarà pagata a saldo dal Comune per una spesa iniziale è di circa 10 mila euro. Sono previste otto postazioni, all’ingresso della scuola, nell’area giochi della scuola, nell’area bocciodromo e magazzino comunale dove si sono già verificati tentativi di furto e nelle vie d’accesso al paese, cioè all’inizio di via Brizzolesi e sui tre crocevia della strada provinciale Ovada- Novi. Quattro sberle ben date costavano meno e servivano forse di più. Nessuno vedeva, né sentiva, né, soprattutto, parlava.
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