Novi Ligure (AL) – La Procura di Alessandria ha avviato un’inchiesta per stabilire eventuali responsabilità sulla morte della donna sopraggiunta in seguito al parto avvenuto giovedì mattina all’ospedale San Giacomo di Novi Ligure (AL). Le ipotesi sono molte, si parla di allergia a un farmaco o di un’emorragia interna, o ancora d’ uno stress da parto, ma i medici ripetono che l’unico antidolorifico è stato somministrato in dosi molto blande. Ora la Procura della Repubblica nominerà un medico legale che dovrà eseguire l’autopsia che sarà svolta nei primi giorni della prossima settimana. Roberta Bisoglio aveva 32 anni e faceva l’architetta ad Alessandria. Aveva scelto lei di venire a Novi a partorire. Giovedì il parto tanto atteso, naturale, senza taglio cesareo. È venuta al mondo una splendida bimba di quasi tre chili, il papà, l’avvocato Luca Novella di 34 anni che lavora all’Ispettorato del Lavoro ad Alessandria aveva assistito al parto. Tutto era andato bene. Poi un malore e le condizioni di Roberta hanno iniziato a peggiorrare in modo irreversibile. Dopo sei ora il decesso. I medici hanno tentato di rianimarla, ma invano. La bambina è nata sana ed è in buone condizioni. I familiari della donna sono decisi ad andare fino in fondo alla cosa nel tentativo di scoprire se vi siano delle responsabilità per quel che è successo, anche perché morire di parto in questo modo ha il sapore di una tragica beffa. Sono intenzionati ad andare davanti al giudice e si sono affidati subito all’avvocato alessandrino Tino Goglino. Sul decesso della povera Roberta gli interrogativi sono molti. Alle 10,13 di giovedì 14 giugno Roberta Bisoglio aveva dato alla luce la bimba dopo un parto che non aveva dato nessun problema, come la gravidanza. Non erano passati dieci minuti e la donna accusava un forte malessere e reclibava il capo sul lettino. Subito scattava l’allarme e l’intervento immediato dei medici presenti nel tentativo di rianimarla, durato fino al pomeriggio. È stato inserito anche un pacemaker ma il cuore di Roberta Bisoglio ha cessato inerosabilmente e per sempre di battere. I medici dell’ospedale di Novi non sono ancora risaliti alle cause che hanno determinato il decesso della povera donna nel reparto diretto da Carlo Rinaldi. La squadra di medici e paramedici avrebbe operato secondo gli standard e, infatti, pare che tutto fosse andato per il meglio. poi però la tragedia che i giudici dovranno stabilire se poteva essere evitata.
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