Acqui Terme (AL) – Dopo la cementificazione del sito archeologico romano, Acqui Terme, la più antica città del Piemonte, dovrà sopportare l’ennesimo sfregio, quello di veder costruire un mostro di cemento armato, con annessi box auto e supermercato, piazzato contro una delle più belle chiese della città vecchia, la chiesa di Santo Spirito. A nulla è valso l’intervento del sindaco Bertero nei confronti della ditta che deve costruire, tale “L’Europa Srl” che, in forza di un contratto, fa valere i suoi diritti. Dall’altra parte la solita Sovrintendenza di Torino, che, tra le altre cose, non si danna certo l’anima per salvaguardare le nostre piccole città, salvo autorizzare la demolizione del Ponte Cittadella di Alessandria, autorizzare la costruzione di una porcheria immonda come il parcheggio auto con relativi uffici (storti) in ferro e vetro nell’ex carcere di via Parma, autorizzare la colata di calcestruzzo, sulla relativa necropoli templare sempre in Via Parma ad Alessandria, come del sito romano di Acqui, ed ora “dorme” sul problema della chiesa di Santo Spirito di Acqui. Per fortuna gli acquesi che amano la loro città si sono costituiti in comitato e danno battaglia. Un Comitato di acquesi che, al posto del palazzo che si dovrebbe costruire, vorrebbero vedere ripristinata la facciata della chiesa, un’area verde e magari qualche panchina su cui riposarsi. Se il palazzo non fosse costruito infatti (come si vede in foto), il centro cittadino potrebbe godere di un nuovo notevole spazio che andrebbe a beneficio soprattutto di anziani e bambini. Progetti che però, alla luce dei fatti, sembrano destinati a rimanere solo sulla carta. L’impresa“ L’Europa srl” che ha acquistato l’area e l’edificio esistente (già parzialmente abbattuto), dalle suore di Santo Spirito.
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