Lo ha ammesso nientemeno che l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici Graziano Moro (PD) rispondendo ad un’interrogazione al consigliere PDL Luca Rossi.
Alessandria – Che la Provincia di Alessandria, dopo la presidenza di Fabrizio Palenzona, fosse più sensibile alle esigenze di qualche impresa della zona, lo avevamo capito, ma al fatto che ora la stessa Provincia lo ammetta e lo metta nero su bianco non eravamo francamente preparati. Il riferimento è ai lavori di ristrutturazione che sono in corso sul ponte di Borghetto Borbera. La Provincia ha istituito il senso unico per l’avvio dei lavori di sistemazione del ponte sul torrente Borbera. L’assegnazione della gara d’appalto è stata vinta dalla ditta Pancot di San Salvatore Monferrato con un ribasso d’asta del 20,32% (su un intervento di 622.000 euro, finanziati interamente dalla Provincia di Alessandria). Un semaforo intelligente regolerà il traffico fino all’8 novembre. Il limite di velocità è fissato a 20 chilometri orari sul ponte. È vietato il transito ai camion di peso superiore a 3,5 tonnellate e larghi oltre due metri per tutto agosto. I lavori riguarderanno il consolidamento del piano viabile e la sostituzione delle barriere laterali.
Il periodo scelto dall’amministrazione provinciale, da giugno a novembre, proprio nel pieno della stagione estiva, ha messo in allarme i ristoratori e gli albergatori della valle, nonché tutti gli operatori turistici e la stessa Associazione Commercianti che contestano i tempi scelti dalla Provincia. Si stanno infatti verificando disagi alla circolazione proprio perché sta aumentando il flusso di turisti. Nonostante le parole dell’assessore ai Lavori Pubblici, Graziano Moro, che aveva spiegato che non erano possibili soluzioni alternative, la gente non è convinta. Per Moro la scelta del periodo estivo per fare i lavori sul ponte è dovuta al fatto che si è dovuto “sintonizzare l’inizio dei lavori in modo da far coincidere la chiusura al traffico pesante in agosto, periodo in cui le fabbriche presenti in bassa valle non debbano ricorrere a cassa integrazione perché non possono ricevere o far partire la merce. Con i tempi che corrono ci è sembrato un discorso inevitabile”. Un po’ troppo catastrofica e del tutto inconsistente la motivazione di Moro, anche perché un conto è il passaggio di qualche autocarro diretto in una delle ditte della Valle che, anche in presenza di senso alternato, non subisce ritardi o altro tipo di disagi, un conto è bloccare il flusso di centinaia di auto di turisti diretti in Valle per le ferie o per i week end. La verità è che la Provincia invece di fare gli interessi dei suoi abitanti e degli operatori turistici, fa quelli di Confindustria che ancora una volta dimostra di essere una lobby che fa i propri interessi. Ed eccoci quindi al paventato senso unico alternato regolato da un semaforo intelligente. E ci lascia sgomenti il fatto che Moro renda noto che ad agosto non potranno circolare i camion, sbandierando la decisione come una vittoria dell’Amministrazione Provinciale, senza tener presente che ad agosto le aziende chiudono e i camion vanno in garage. Riportiamo sotto l’incredibile risposta di Moro a Rossi.
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