di Andrea Guenna
Valenza (AL) – Un migliaio di giovani provenienti in gran parte dall’estero si sono dati appuntamento in riva al Po dalle parti di Valenza per un rave party. Sono arrivati ieri notte con camper, moto e auto, e sono finiti nella sponda lombarda della Riserva Naturale della Garzaia di Valenza. In quell’area la Regione Piemonte e, per la parte pavese, la Regione Lombardia, nel 1979 hanno istituito una piccola riserva naturale per la tutela di varie specie animali molto rare fra cui quella dell’airone rosso. Ma da ieri in questa che dovrebbe essere un’oasi di pace, protetta per consentire la conservazione di molte specie vegetali ed animali, è bombardata da musica ossessiva a tremila watt. Oggi pomeriggio in conferenza stampa i responsabili della Questura di Alessandria hanno illustrato il lodevole impegno che i poliziotti, coadiuvati dai carabinieri, stanno mettendo nel tutelare la zona e per controllare che il rave party non degeneri trasformandosi in un bivacco di barbari ubriachi in grado di devastare tutto. I giovani convenuti si sono piazzati in un area golenale al di là del Po rispetto a Valenza, un po’ prima del territorio di Torreberetti che è già in provincia di Pavia, per cui la competenza della Questura di Alessandria finisce e inizia quella della Questura di Pavia, ma questo non giustifica la reale impotenza delle forze dell’ordine che si sono limitate a fare dei controlli. Il danno per la riserva naturale è notevole, proprio perché siamo nella stagione degli amori ed il fracasso assillante determina la fuga degli animali che potrebbero anche non tornare o subire dei danni gravissimi. La legge 6 dicembre 1991, n. 394, detta anche “Legge Quadro sulle Aree Protette” al Titolo II articolo 11 “Regolamento del parco”, comma 2-f ,allo scopo di garantire le caratteristiche proprie di ogni parco, disciplina in particolare i limiti alle emissioni sonore, luminose o di altro genere che, in questo caso, sono ampiamente superati. La situazione è tale che, a parte le 14 patenti ritirate dalla Polstrada che opera nella zona per guida in stato di ebbrezza, e qualche denuncia, nessun provvedimento concreto atto a scongiurare la devastazione in atto possa essere preso e si teme che i mille partecipanti al rave continueranno così fino al 2 maggio. Tre giorni d’inferno per i poveri animali del parco che scapperanno terrorizzati senza sapere dove andare. L’area protetta è unica nel suo genere, caratterizzata da un ramo non più alimentato dalle acque del fiume, ricco di canneti, e boschi di salici e ontani. La sua notevole importanza è legata alla nidificazione dell’airone rosso e altre specie di aironi molto rare. Si può osservare anche la presenza del tarabuso e tarabusino, due specie non coloniali legate all’ambiente del canneto. Inoltre la fauna della Garzaia è ricca di varietà di rapaci notturni come il gufo, l’allocco, la civetta, il barbagianni e di quelli diurni come il falco di palude, la poiana. La flora è caratterizzata da specie rare dell’ecosistema palustre come la Ninfea Bianca, il Nannufero, il Morso di Rana e la Felce d’Acqua. Questo è il periodo degli accoppiamenti ed il migliore per osservare gli aironi rossi che escono per mangiare, bere ed accoppiarsi. Ma la cosa stupefacente è che se i comuni mortali vogliono visitare la Garzaia devono prenotare, coi guardiaparco che li guidano lungo un camminamento obbligato che conduce ai capanni mimetici di osservazione. Invece per questi “signori” del rave party non c’è bisogno di prenotazione e neanche di guida. Anzi hanno il privilegio di essere assistiti da un centinaio tra poliziotti, carabinieri ed agenti della forestale. E se uno di noi butta della carta per terra nel parco, giustamente rischia una multa, mentre non oso pensare cosa lasceranno per terra quei “signori” quando se ne saranno andati. E senza pagar dazio.
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