PALENZONA OPTA PER UNICREDIT

24 Aprile 2012 admin PRIMO PIANO 29

Le nostre anticipazioni erano esatte. Il finanziere mandrogno resta in Unicredit per gestire meglio la vicenda trasporti-Terzo Valico – Sud Trasporti (vedi articolo in – “In Evidenza”: TERZO VALICO: TUTTA LA STORIA E I RETROSCENA DEL GRANDE BUSINESS, 17 aprile 2012, Quinta e ultima parte) http://www.alessandriaoggi.it/component/content/article/177-in-evidenza/2956-terzo-valico-tutta-la-storia-e-i-retroscena-del-grande-business.html

Milano (da Il Sole 24 Ore di oggi) – Ennio Doris esce dal cda di Mediobanca. Con la banca d’affari milanese Doris ha la joint-venture Esperia, ma è il patron di Mediolanum e dunque deve sottostare all’articolo 36 del Dl “salva-Italia” sui doppi incarichi in gruppi bancari e assicurativi. Anche Fabrizio Palenzona lascerà il board di Piazzetta Cuccia per restare alla vice-presidenza di UniCredit, come ha anticipato l’ad Federico Ghizzoni. In tema resta solo da sciogliere l’incognita di Vincent Bollorè. A cosa rinuncerà? A Mediobanca o a Generali? Mediobanca ha un patto di sindacato che vincola il 42,13% del capitale. In Generali non c’è patto. In Piazzetta Cuccia il finanziere bretone è il capofila di una cordata che riunisce un quarto del capitale sindacato. Del Leone ha una piccola partecipazione azionaria che non gli garantirebbe automatico accesso al consiglio, ma, grazie a Mediobanca, è vice-presidente. Uscendo dal cda dell’istituto, Bollorè uscirebbe anche dal comitato esecutivo e dal comitato remunerazioni. Ma continuerebbe a contare sia a Milano, restando al piano nobile del patto di sindacato, sia a Trieste, conservando la carica di vice-presidente. Per l’ad Alberto Nagel e il dg Saverio Vinci non ci sono invece dubbi: essendo manager di vertice della banca, non possono sedere contemporaneamente nel board della compagnia, dove il peso dell’istituto è destinato a ridimensionarsi anche nell’azionariato. È scontato poi che la carica di vice-presidente non passerà per diritto ereditario al successore di Nagel nel consiglio Generali, che tornerà così ad avere due soli vice-presidenti.