Alessandria – Brillante operazione della Polizia di Stato di Alessandria che ha smascherato i componenti della banda di ladri d’appartamento responsabili di molti furti nella zona tra il Basso Piemonte e la Liguria. Gli uomini della Questura alessandrina hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, un italiano e quattro albanesi, responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, furti in abitazioni ed esercizi commerciali, ricettazione, truffa detenzione illegale di armi, commessi nella provincia di Alessandria e province limitrofe, dallo scorso mese di ottobre ad oggi. Si tratta di Roberto Capra, alessandrino, 25 anni, residente in Frazione Valmadonna, e fli albanesi Sejdi Dokuzi di 24 anni, Edmond Tota di 23 anni, Viktor Markja Viktor di 22 anni e Eugen Dervishi di 26 anni. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno permesso di ricostruire decine di furti commessi dalla banda, composta dai cinque arrestati oggi ed una decina di altri complici, attualmente indagati in stato di libertà nell’ambito del medesimo procedimento penale. La metodologia con cui erano commessi i furti nelle abitazioni prevedeva la presenza di un palo all’esterno e l’intervento di due o tre soggetti all’interno previa forzatura della porta d’ingresso o delle finestre. In genere i colpi erano messi a segno in abitazioni temporaneamente disabitate anche se l’eventuale presenza di persone all’interno delle abitazioni non costruiva un problema. Infatti, il 15 dicembre scorso, in Albisola (SV), nel corso di un ennesimo furto sfociato in rapina, l’anziana donna presente all’interno dell’abitazione presa di mira dalla banda era stata colpita violentemente al capo con un piede di porco, decedendo a seguito del trauma riportato. Per quell’omicidio, grazie agli elementi di prova forniti dalla Squadra Mobile di Alessandria, erano già stati arrestati Devishi e Markja che, nella mattinata odierna, sono stati raggiunti in carcere dalle nuove ordinanze di custodia cautelare. Nel corso dell’operazione sono state eseguite anche numerose perquisizioni personali e locali, con il rinvenimento di refurtiva, sostanze stupefacenti, un fucile a pompa con un proiettile in canna pronto all’uso, chiavi di numerosi veicoli rubati, telefoni cellulari e altro materiale di riscontro alle indagini. Nel corso di una perquisizione, gli agenti della Squadra Mobile hanno colto in flagrante la madre di uno degli indagati mentre cercava di recidere gli arbusti di una piantagione di marijuana coltivata nel giardino della villa perquisita. A due degli albanesi sono stati inoltre contestati anche l’incendio appiccato ad una gioielleria di Rivanazzano (PV) lo scorso 20 febbraio e il danneggiamento di un bar di Vignale Monferrato, avvenuto il 30 novembre scorso.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.