Scende in campo l’ex sindaco di Alessandria (2002-2007) e parla dell’Alessandria che vorrebbe ma, soprattutto, della politica intesa, oggi più che mai, come spirito di servizio.
Alessandria (a.g.) – Mara Scagni si è presentata stamane in veste di candidata alla carica di sindaco alle elezioni amministrative di maggio. Lo ha fatto in modo scevro da qualsiasi ostentazione, in modo semplice e disinvolto insieme ai suoi amici sotto un bel sole di primavera in Passeggiata Sisto di fianco al Tanaro “con veduta sul troncone dell’ex Ponte Cittadella” come si legge nel comunicato di invito. Ed è proprio alla demolizione del Ponte Cittadella che Mara Scagni ha fatto riferimento per iniziare il suo saluto: “La demolizione del Ponte Cittadella è stato un intervento fatto senza motivo ed è uno dei tanti esempi di malapolitica”. È decisa, diretta, dice molto. Parla di un modo nuovo di fare politica. La sua lista civica si chiama semplicemente “Mara Scagni Sindaco 2012”, il suo programma è essenziale ma efficace, improntato alla sana amministrazione che segue il principio del buon padre di famiglia, la capacità di ascolto delle esigenze degli alessandrini, lo spirito di servizio. È credibile Mara Scagni, è chiaro a tutti che quando parla è sincera. “Mi piace la figura di Cincinnato che tornò ad amministrare per il periodo che serviva”. Il suo approccio è concreto, propone cose semplici di buon senso che servono ad una città “che non c’è più”, che ha perso in gran parte la sua identità. “Lascio la pancia agli altri” ha detto, aggiungendo che il suo modo di fare campagna elettorale prima, e politica poi, sarà quello di calarsi completamente nella realtà che si candida ad amministrare, vivendo con la gente, per la strada, ascoltando e tentando di dare delle risposte concrete. Niente slogan “li lascio agli altri”, e parla di posti di lavoro, di società controllate e dei loro dipendenti, della famiglia, della scuola. “I politici alessandrini ultimamente sembrano ballare sul Titanic che sta affondando” ha detto riferita a Fabbio ed all’attuale Giunta, ma non solo. Alla domanda con chi si apparenterebbe al ballottaggio dato per certo, Scagni ha risposto: “Prima di tutto mi auguro di andarci io al ballottaggio ma, se così non fosse, insieme ai miei candidati eletti, cercherò un dialogo sulla base delle cose da fare senza tener conto delle appartenenze. Certamente però – ha tenuto a precisare – non mi alleerò mai con Piercarlo Fabbio”. Nella sua lista, non ancora nota, compariranno persone che non hanno nulla a che fare con la politica e che “lavoreranno per il bene della città”. Non crede infatti nella politica degli ultimi tempi che considera giunta al capolinea: “I partiti come sono intesi oggi sono alla fine perché rispondono a logiche personalistiche e di opportunismo”. La politica secondo Mara Scagni deve interpretare i veri sentimenti della gente, deve recuperare il senso di appartenenza ad una cultura, ad una comunità, ad una città, all’Italia. Non fa proclami ma parla di cose da fare. Forse è davvero questo che gli alessandrini vogliono.
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