Due ore di dibattito sullo Statuto ma la votazione non è valida perché mancava il numero legale per questa materia
Alessandria (a.g.) – Consiglio Comunale soporifero stasera ad Alessandria, con al centro del dibattito una discussione lunga, noiosa, ovvia, sui principi di democrazia (Bocchio) e sul lavoro della commissione che ha licenziato lo Statuto definito come una sorta di Magna Charta del terzo millennio della Città della Paglia. Tanto dibattito non è servito a molto perché, alla fine, la votazione non si è potuta fare in quanto non c’era il numero legale per questa materia. Servivano infatti 27 consiglieri e, per le assenze della minoranza tanto stigmatizzate da Rovito e Bocchio, in aula i presenti, alla fine, erano solo 25. La votazione è stata pertanto rinviata a futuri Consigli. La vigilia di questo Consiglio Comunale è stata caratterizzata dalle polemiche. In merito al rinvio della discussione sul bilancio i capigruppo di Pd (Gianni Ivaldi), Moderati (Diego Malagrino) e Prc (Giorgio Barberis) in un documento hanno definito un fatto gravissimo “aver differito a data da destinarsi l’audizione; la Corte dei Conti parla di squilibri strutturali preludio al dissesto, l’amministrazione risponde invece prendendo tempo e mistificando l’evidenza come nulla fosse successo”. Stasera, invece di discutere sull’argomento che interessa da tempo tutti i cittadini di Alessandria con una certa apprensione, quello del dissesto del Comune, dopo le surroghe, dopo che il presidente Cuttica ha fatto allontanare alcuni contestatori in aula con cartelli contro il sindaco Fabbio, dopo aver approvato l’Ordine del Giorno presentato dal capogruppo PD Gianni Ivaldi in merito al reato di omicidio stradale ed aver approvato l’indizione della gara per l’affidamento del servizio di Tesoreria, oggi della Cassa di Risparmio di Alessandria, il Consiglio Comunale è stato agone di un lungo dibattito sullo Statuto Comunale. Hanno preso la parola Aldo Rovito del Gruppo Misto che si è compiaciuto della collegialità con cui lo statuto è stato concepito ed alla rinnovata centralità del Consiglio Comunale che ne scaturisce, che compensa in qualche modo le funzioni, forse troppo prevalenti, di Sindaco e Giunta. Mario Bocchio (AN-PDL) ha stigmatizzato l’assenza della minoranza a questo dibattito, assenza che per lui dimostra quanto la sinistra abbia scarsa sensibilità democratica. Fabrizio Priano capogruppo PDL ha elogiato il lavoro della commissione anche rispetto ai rinnovati poteri dei consiglieri comunali ed alla valorizzazione dei servizi informatici per la vita amministrativa del Comune. Emanuele Locci (AN-PDL) ha ricordato con rammarico che al dibattito di stasera non c’è stato il contributo della minoranza assente. Per il Presidente Cuttica lo statuto (e il regolamento) andava in qualche modo rivisto anche perché tutto è nato da una situazione di criticità per la vicenda di Grassano, per cui c’era la necessità di adeguare lo statuto a situazioni nuove e non ancora previste. Mara Scagni del PD ha ricordato che la commissione ha vissuto due periodi. Dopo un inizio caratterizzato dalla collegialità e dalla partecipazione di tutti i consiglieri, è seguito un secondo periodo in cui la minoranza ha deciso di andarsene perché il clima di concordia si era incrinato per la mancanza delle condizioni generali necessarie. “La prima regola di un consigliere è la rettitudine – ha detto Mara Scagni – che era richiesta già negli statuti del 1300. Oggi purtroppo non si può parlare di rettitudine di qualche consigliere”. Giuseppe Bianchini dell’UDC ha criticato la sinistra per il fatto di aver abbandonato la commissione: “Chi chiede di essere inserito in commissione ad un certo punto dice ‘non ci sto più’. Io non capisco questo perché penso – ha detto l’esponente dell’UDC – che chi si prende un impegno deve portarlo fino in fondo”. Hanno votato a favore Ezio Sestini di Alessandria Democratica che è stato anche presidente della commissione per lo statuto, il PDL con dichiarazione di voto di Bocchio, la Lega con Sarti per la dichiarazione di voto. Il Consiglio ha continuato i lavori per l’approvazione di alcune concessioni di diritti di superficie illustrati da Fabbio, e l’approvazione del regolamento dei centri di incontro illustrato da Tersa Curino assessora alle Politiche per la famiglia, Politiche educative, Politiche di solidarietà sociale. La proposta è stata approvata con 25 voti favorevoli su 25 presenti.
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