Novi Ligure (AL) – L’inchiesta sullo scandalo delle fustelle della farmacia di Novi prosegue con gli interrogatori di molti pazienti e le verifiche da parte del NAS negli uffici dell’ASL di Novi e di Alessandria che non avrebbero operato correttamente nelle ispezioni periodiche (almeno una ogni due anni) per verificare la correttezza della gestione delle farmacie di propria competenza distrettuale. A Novi sarebbero sotto inchiesta anche altre farmacie della città e almeno cinque medici responsabili di avere “scritto bene” come si dice in gergo “farmacistico” intendendo con questo prescrivere molte ricette, anche fasulle, cioè inventate, per consentire al farmacista compiacente di apporvi la fustella del medicinale prescritto e farsi pagare la ricetta dall’ASL. Mentre l’inchiesta del NAS va avanti, a oltre un mese dal sequestro disposto dai carabinieri del Nas di Alessandria la Farmacia del’Ospedale potrà riaprire in forza dell’istanza di dissequestro pronunciata dalla Sostituta Procuratrice della Repubblica, Francesca Rombolà che ha accolto l’istanza presentata dagli avvocati Tino Goglino e Giuseppe Cormaio, difensori della titolare, Pierfrancesca Lavezzaro. A dirigere la farmacia sarà la dottoressa Giovanna Paravidino, 55 anni, ovadese affiancata da nuovi collaboratori.
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