Chiusa l’indagine sulle malattie professionali in merito ai 12 dipendenti morti per cancro.
Alessandria – Secondo il Procuratore della Repubblica Michele Di Lecce allo stabilimento Michelin di Spinetta Marengo sono state contratte malattie professionali anche con esito mortale. Di Lecce ha chiesto il rinvio a giudizio di Gian Carlo Borella, di Casale ma abitante a Torino, Emilio Toso e Bartolomeo Berello di Alessandria, Giovanni Alberti di Torino, il francese Jean Michel Belleux abitante a Torino, tutti direttori dello stabilimento in epoche diverse, dal 1971 al 2005. Tranne Belleux, devono rispondere di omicidio colposo per la morte di dodici dipendenti morti di cancro e deceduti fra il 2002 e il 2010. Franco Badino, Ottavio Bocchio, Giovanni Capra, Antonio Furlanetto, Angelo Loreggia, Giuseppe Mazza, Ettore Olivieri, Guido Pelizzari, Carlo Ricci, Augusto Sardi, Tiziano Scomparin, Armido Dal Bo. Secondo l’accusa i dirigenti inquisiti non adottarono misure di prevenzione e protezione e non informarono i dipendenti dei rischi cui andavano incontro derivanti, fra l’altro, da esposizione a polveri di talco, amianto, stereato.
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