Amag, la municipalizzata dell’acqua e del gas presieduta da Lorenzo Repetto, è stata condannata a risarcire Ato6 (Ambito Territoriale Ottimale) per il mancato pagamento del 3% sull’importo delle bollette dovute ai piccoli comuni facenti parte delle comunità Montane. Amag dovrà versare subito 500.000 euro mentre resta in piedi la causa da quasi tre milioni
Alessandria – È stata confermata l’ordinanza già emessa in primo grado dal Tribunale Ordinario di Alessandria che ha respinto il reclamo di Amag contro la sentenza di primo grado a favore di ATO 6 (Ambito Territoriale Ottimale) in merito al pagamento del 3% sull’importo delle bollette dovute ai piccoli comuni facenti parte delle comunità Montane Terre di Giarolo e Aleramico Obertengo e Langa Artigiana che la società partecipata del Comune di Alessandria tramite il suo presidente lorenzo Repetto non ha mai pagato. Amag è stata condannata anche a rifondere all’Ato e alla Coface le spese legali. La sentenza è già esecutiva e costringerà la società presieduta da Lorenzo Repetto a reintegrare, entro un mese, la garanzia per evitare di perdere le gestione del servizio idrico integrato. Nel reclamo Amag sottolineava il fatto che il giudice di primo grado, dichiarando valida la richiesta di pagamento dell’Ato, avrebbe fatto un errore di valutazione in merito alle competenze del direttore Ato, Renzo Tamburelli, che chiedeva il risarcimento, ma la risposta dei giudici è laconica e definisce Repetto incompetente in merito ai poteri del direttore dell’Ato. I 500.000 euro che Amag deve risarcire sono quelli dati in anticipo alla società di assicurazioni milanese Coface che potrà, ora, rivalersi su Amag per il reintegro della somma. L’ex municipalizzata guidata da Repetto dovrà anche sostenere le spese per il procedimento, stimate in 600 euro per i diritti, 800 per gli onorari e la rivalutazione della somma a titolo di rimborso di spese generali. Ma non è finita perché il debito di AMAG sarebbe ben più corposo in quanto l’ex municipalizzata da anni non versa il contributo per una cifra che supera i 2 milioni di euro. La somma è dovuta in base ad una convenzione siglata tra Autorità d’Ambito, i due principali gestori del servizio idrico in provincia (Amag e Acos) e le comunità Montane, per finanziare progetti inerenti all’assesto idrogeologico.
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