Alessandria – Il Consorzio rifiuti si difende: abbiamo applicato l’Iva per conto del Comune e poi versata alle Entrate ma il Giudice di Pace ha dato ragione ai primi 17 contribuenti che devono essere rimborsati e che martedì alle 15 alla Cgil riceveranno dai responsabili della Federconsumatori, che li hanno assistiti legalmente, i rimborsi Iva indebitamente pagati sulla Tia (Tariffa Igiene Ambientale, l’ex tassa rifiuti). A dar loro ragione è stata una sentenza del Giudice di pace, gli assegni sono arrivati dal Consorzio Rifiuti. Si tratta di circa 120 euro a testa, ma per qualcuno è solo l’inizio. Sono infatti più di 1200 i nuclei familiari (tra Federconsumatori, Adoc e Adiconsum) alessandrini che hanno presentato ricorso. È stata una sentenza della Corte Costituzionale a sancire l’illegittimità dell’IVA sulla TIA, mentre il Consorzio rifiuti, per conto del Comune, l’aveva applicata alle fatture emesse per pagamento di raccolta e smaltimento rifiuti dal 2005 al 2009. Se dovrà rimborsare tutti i ricorrenti, il consorzio sarà costretto a sborsare non meno di 140 mila euro. Ma ci sono anche gli utenti di altri Comuni dell’Alessandrino per possibili altri migliaia di ricorsi.
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