È un po’ di tempo che non faccio quattro chiacchiere con un amico. Massì, andrò a trovare Guenna. Ora che abito ad Alessandria faccio presto, chiamo Dan Naton che mi fa da autista e mi faccio portare da lui. Fa un freddo polare ed io non sono troppo abituato a certe temperature, ma resisto. Sono le due di notte e Guenna sta lavorando, vedo la luce nello studio. Suono e mi apre.
Louis Cyphre. Ciao.
Guenna. Sei stato tu!
Louis Cyphre. A fare cosa?
Guenna. A mandarmi in tilt il sito.
Louis Cyphre. Non diciamo sciocchezze, io faccio di peggio, molto di peggio e non perdo tempo in queste quisquilie.
Guenna. Mah, sarà. A questo punto non so se è qualcuno che è entrato o sono io che mi sono preso un virus.
Louis Cyphre. E già, navigando nei siti porno… i virus si prendono.
Guenna. Ma vaaa…, che siti porno! Se ho preso un virus, l’ho preso da un sito istituzionale di un politico alessandrino.
Louis Cyphre. Appunto: hai preso un virus da un sito porno.
Guenna. Vabbé, lasciamo perdere. Sta a sentire cosa mi è successo: venerdì butto giù un pezzo sulla politica locale. Poi voglio corredarlo di una foto del politico di cui trattavo nell’articolo. La vado a cercare nel web. Ne trovo una che va bene e la prendo. La lavoro in Photoshop ma, quando la inserisco il mio PC impazzisce e si blocca. Dò un reset, ma tutto tace. Si è piantato. Insomma, per farla breve, ci abbiamo messo quasi una settimana per rimettere a posto tutto.
Louis Cyphre. Non credo che certi politici alessandrini siano in grado di farti questo, piuttosto propendo per il fatto che tu abbia combinato un pasticcio. Sei troppo stanco e non hai più trent’anni. Devi prenderla più bassa e smetterla di lavorare 12 ore al giorno davanti al computer.
Guenna. Caro vecchio diavolo, amico mio, qui siamo in guerra ed io non mi arrendo mai.
Louis Cyphre. Caro vecchio Guennone, puoi vincere contro nemici leali e duri, ma non puoi farcela contro i muri di gomma. Finché picchi il muro di gomma resta molle. Se smetti diventa duro.
Guenna. Hai ragione. È proprio così. Ma allora devo fermarmi? Ci sarà una strada per sconfiggere il male che permea la politica alessandrina. Tu che di male ti intendi, cosa mi consigli di fare?
Louis Cyphre. Diversivo, qui ci vuole un diversivo.
Guenna. Spiegati meglio.
Luois Cyphre. Occupati di quello che succede a Valenza, a Tortona e a Novi. Ne hai da scrivere lì…!
Guenna. Ma lo sto già facendo e qualche politico mi ha già telefonato per protestare.
Louis Cyphre. E tu cos’hai fatto?
Guenna. L’ho mandato a cagare.
Louis Cyphre. Vedi che sbagli? Lo so che nelle vene hai sangue gaelico, ma bisogna essere più diplomatici. Più bizantini. Come certi preti.
Guenna. No, non ce la faccio. Gaelico o non gaelico io mi incazzo sempre.
Louis Cyphre. Ascolta il Maligno. Fra un po’ arriverà la sentenza della Corte dei Conti e, con ogni probabilità, sarà una condanna.
Guenna. Ma la condanna l’hanno già emessa con la prima verifica, poi con la richiesta di risarcimento danni. Ma non è successo niente e il Prefetto che dovrebbe intervenire dice che la faccenda non è di sua competenza.
Louis Cyphre. E tu querelalo alla Procura della Repubblica. Il Prefetto può anche andare sotto processo. In fondo quella del prefetto è una carica politica. Non è un magistrato ma un funzionario del Ministero dell’Interno.
Guenna. E quando ho querelato il Prefetto per omissione di atti d’ufficio? Va a finire che lo processano fra cinque anni e poi lo assolvono e magari condannano me. No Louis, stavolta sbagli. No, per mandare a casa certi cialtroni, per il bene di tutti, bisogna marcarli stretti e, bamba o non bamba, prima o poi mollano.
Louis Cyphre. Bravo Guenna. Ora mi piaci. Ora sei tornato il Guennone che piace a me. Non devi mollare. Anche perché ora che sono alessandrino anch’io è tempo che le cose cambino. Avrà diritto o no il Principe delle Tenebre a vivere in una città modello?
Guenna. Dai, adesso rimettiamo in pista il sito e poi torniamo a bombardare.
Ci siamo salutati cordialmente come sempre.
Però questo Guenna, che ingenuo che è. Crede ancora che il bene trionfi sempre.
Non è vero ma non glielo dico. Sennò non mi diverto più.
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