L’impianto sfrutta il salto di pressione tra la rete di trasporto nazionale e quella cittadina sostituendo i dispositivi di riduzione della pressione tradizionali con turbine, accoppiate a generatori elettrici. saranno complessivamente generati circa 4 milioni e 500 mila kWh elettrici(pari al consumo di oltre 1000 famiglie), e circa 3 milioni e 500 mila kWh termici(equivalenti al calore prodotto di 450 mila metri cubi di metano).
Alessandria – Il presidente di AMAG Lorenzo Repetto ha presentato al Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per Industria e. Imprenditoria il nuovo turboespansore alla cascina Aulara che recuperare energia di pressione posseduta dal gas metano, utilizzando una fonte rinnovabile come l’olio vegetale per produrre energia termica ed elettrica. Nel corso dell’inaugurazione è stato spiegato che l’impianto sfrutta il salto di pressione tra la rete di trasporto nazionale e quella cittadina sostituendo i dispositivi di riduzione della pressione tradizionali con turbine, accoppiate a generatori elettrici. L’inserimento di una linea di turbo espansione, in parallelo a quella di riduzione tradizionale, consente di alimentare una turbina all’interno della quale effettuare l’espansione del metano, riducendone la pressione ai livelli voluti e producendo contemporaneamente energia elettrica, con una potenza installata pari a 320 kW. Per il riscaldamento del gas, visto che il fenomeno di espansione ne riduce sensibilmente la temperatura, l’attuale impianto costituito da caldaie a metano sarà integrato da uno di cogenerazione, ossia un motore in grado di generare contemporaneamente calore e elettricità. Le potenze installate sono pari a 410 kW elettrici e 490 kW termici. In questo modo, saranno complessivamente generati circa 4 milioni e 500 mila kWh elettrici(pari al consumo di oltre 1000 famiglie), e circa 3 milioni e 500 mila kWh termici(equivalenti al calore prodotto di 450 mila metri cubi di metano). Grazie agli incentivi statali alle fonti rinnovabili, erogati per 15 anni, e al contenimento del costo di investimento iniziali, in virtù del dimensionamento dell’impianto effettivamente tarato sui reali fabbisogni operativi, il sistema sarà in grado di ripagarsi entro i primi 3 anni di esercizio, garantendo quindi utili importanti per AMAG nel successivo periodo. Il quantitativo di olio vegetale, colza o girasole, utilizzato nell’impianto di cogenerazione, equivale a circa 2000 ettari di terreno che la società vuole recuperare dal territorio, sia per un reale risparmio energetico, sia per garantire alla città e all’agricoltura uno sviluppo e un ritorno economico importante. L’impiego di olio vegetale per produrre calore ed elettrcità consentirà di evitare l’immissione in atmosfera di circa 1000 tonnellate all’anno di CO2, mentre l’espansione di gas in turbina ridurrà ulteriormente le emissioni di 700 tonnellate annue.
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