Castellazzo Bormida (AL) – Col primo freddo si susseguono i decessi per salazioni di monossido di carbonio, il gas mortale e subdolo che sprigiona da caldaie o scaldabagno difettosi. Ieri in una casa di campagna si è consumata un’altra tragedia. La vittima un uomo di 59 anni, Giovanni Gabelli, stato trovato senza vita ieri sera nel bagno della sua casa di via Milite Ignoto 8, alla periferia del paese. La sorella di 64 anni e la madre novantenne sono rimaste intossicate ma sono vive. Come appurato dai carabinieri giunti subito sul posto all’origine delle esalazioni c’è una caldaia alimentata a GPL difettosa, per di più non a norma, collocata nel bagno in cui Gabelli è stato trovato a terra semivestito. La cattiva combustione e la mancanza di ventilazione hanno fatto sì che si sviluppasse il monossido. L’allarme è partito intorno 19,30 quando alcuni vicini hanno avvisato i carabinieri di Castellazzo.La vittima gestiva un locale-officina al piano terra, un’attività artigianale come riparatore e rivenditore di frigoriferi industriali e commerciali.
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