Il presidente rieletto dell’Ordine Provinciale dei Medici di Alessandria dottor Mauro Cappelletti, Consigliere Comunale di maggioranza eletto come indipendente nel PDL, si è dimesso dal Consiglio Comunale.
Alessandria – Dopo aver votato contro le correzioni dei bilanci oggetto dell’inchiesta da parte della Corte dei Conti nella seduta di Consiglio Comunale del 30 dicembre scorso, il dottor Mauro Cappelletti, consigliere di maggioranza, ha rassegnato un’ora fa le dimissioni da Consigliere Comunale. Ufficialmente la motivazione risiede nel fatto che il medico alessandrino “prestato alla politica”, da poco confermato Presidente dell’Ordine dei Medici, vuole dedicarsi maggiormente all’attività professionale e di rappresentanza dell’Ordine che presiede, anche se molti osservatori vedono nel suo gesto uno strappo nei confronti del sindaco Piercarlo Fabbio e della sua politica, con particolare riferimento all’ultimo periodo.
“Le dimissioni – si legge nel comunicato diramato dal dottor Cappelletti – non sono direttamente motivate dal giudizio politico sull’Amministrazione in carica e sulle travagliate vicende politico giudiziarie dell’ultimo anno (relativamente alle quali mi appare sufficiente il voto contrario da me espresso, nella seduta del 30 dicembre scorso, sulle correzioni dei bilanci 2009, 2010, 2011, proposte dalla Giunta Comunale dopo i severi rilievi della Corte dei Conti) ma dall’esigenza di dare pieno corso al rinnovato e fiduciario mandato affidatomi dai colleghi medici della Provincia, che mi hanno rivoluto Presidente dell’Ordine”.
L’atto politico alla base delle dimissioni è il voto contrario agli aggiustamenti di bilancio dato in dissenso da Cappelletti, unico tra tutti i consiglieri di maggioranza. È infatti evidente la distanza che lo separa ormai da Fabbio che, secondo Cappelletti, si è progressivamente allontanato dagli impegni presi in campagna elettorale e dai programmi di coalizione per assumere atteggiamenti sempre più incomprensibili e deleteri per la città. Cappelletti, che è un professionista serio, che ha l’abitudine di mantenere i suoi impegni a tutti i livelli, riscontrando l’impossibilità di procedere nel programma in forza del quale ha ottenuto le preferenze dai suoi elettori, non ha avuto scelta e ha dato le dimissioni.
Pubblichiamo sotto un comunicato diramato dal dottor Mauro Cappelletti dove spiega di suo pugno il motivo della sua decisione.
Ancora più sotto pubblichiamo la lettera fatta pervenire al sindaco di Alessandria.
“Dopo una esperienza di quasi cinque anni in qualità di consigliere comunale in Alessandria, come indipendente ma facendo parte del gruppo del Popolo delle Libertà , concludo il mio percorso a pochi mesi dalla naturale scadenza elettorale .
Ho rassegnato infatti le mie dimissioni oggi pomeriggio in Comune , avendo preventivamente informato il Sindaco Prof. Fabbio.
Le dimissioni non sono direttamente motivate dal giudizio politico sull’Amministrazione in carica e sulle travagliate vicende politico giudiziarie dell’ultimo anno (relativamente alle quali mi appare sufficiente il voto contrario da me espresso, nella seduta del 30 dicembre scorso, sulle correzioni dei bilanci 2009, 2010, 2011, proposte dalla Giunta Comunale dopo i severi rilievi della Corte dei Conti) ma dall’esigenza di dare pieno corso al rinnovato e fiduciario mandato affidatomi dai colleghi medici della Provincia, che mi hanno rivoluto Presidente dell’Ordine.
Sono alle porte tempi molto duri, occorrerà impegno civile, cooperazione e mediazione, buon senso, capacità di dare salute con poche risorse.
E questo richiederà una collaborazione ed un dialogo sempre più stretti tra le Istituzioni, le Aziende Sanitarie, i medici e gli operatori sanitari, i cittadini con le loro necessità.
Compito stimolante e gratificante per l’Ordine (ente di diritto pubblico) che può in tal senso svolgere un ruolo propositivo ed utile alla comunità, portando un patrimonio enorme di esperienze e capacità e con incredibili potenzialità di proporre risposte ai problemi della attuale organizzazione sanitaria: la cooperazione ospedale-territorio, la continuità assistenziale, la individuazione e soluzione di problematiche specifiche, il dialogo interattivo con i reparti ospedalieri e con i medici di famiglia, la necessità di linee guida operative di collaborazione tra gli stessi, il problema del continuo aumento della popolazione anziana e il disagio delle famiglie oberate dal carico della loro assistenza, la diminuzione di un senso sociale di aiuto concreto al prossimo. Sarà necessaria una sempre maggiore integrazione tra sanità e assistenza sociale.
Queste sono cose importanti che si toccano con mano tutti i giorni; spira aria nuova nella Società Civile, nelle professioni e nella stessa politica, almeno quella intesa come servizio ai cittadini in questa fase di nuove e vecchie povertà e di fragilità sempre maggiore dei deboli e di quelli che il Vangelo chiama ‘gli ultimi’.
Per ora ringrazio e saluto i miei colleghi consiglieri di ogni parte e soprattutto ringrazio tutti i dipendenti comunali, che hanno dato continuità quotidiana alle attività di Palazzo Rosso apparso in alcune occasioni un contenitore poco comprensibile ai comuni cittadini dei quali dovrebbe essere il Tempio”.
Mauro Cappelletti
LA LETTERA DI DIMISSIONI
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