Serravalle Scrivia (AL) – Nella sala della biblioteca Allegri di Serravalle Scrivia (AL), venerdì 27 gennaio alle 21, il nostro direttore Andrea Guenna terrà una conferenza di presentazione del libro “8 Settembre 1943 – Prigioniero della Pace” scritto dal padre Alberto, deceduto nel 1995, di cui ha curato l’edizione. Si tratta di un diario scritto quotidianamente da Alberto Guenna che è stato uno dei 700.000 italiani deportati in Germania dopo l’otto settembre 1943, data dell’annuncio, da parte di Pietro Badoglio, dell’armistizio firmato dal generale Castellano e da Beder Smith tra l’Italia e gli Alleati. Il primo appuntamento letteraio serravallese dell’anno onora il Giorno della Memoria. Alberto Guenna era un I.M.I., un Internato Militare Italiano, uno di quel milione di italiani che, dopo la proclamazione dell’armistizio da parte del Maresciallo d’Italia e Capo del Governo, Generale Pietro Badoglio, ha deposto le armi. 710.000 sono stati deportati in Germania. Quasi 50.000 (circa il 7%) non sono più tornati. Richiamato alle armi da un mese, il geniere Alberto Guenna, all’età di 29 anni, sposato da quattro e padre d’una splendida bambina di tre, stava prestando servizio alla Caserma Passalacqua di Tortona in provincia di Alessandria. La sera dell’otto settembre 1943, proprio mentre il maresciallo Badoglio dava per radio l’annuncio dell’avvenuto armistizio, era a passeggio per le vie del centro con l’amico Libero Breventani, un odontotecnico di Novi, suo commilitone. Ad un tratto una folla in delirio inneggiante alla pace si riversò per le strade. I tedeschi reagirono. Fu così che pensarono di deportare i militari italiani in Germania. Insieme ad Andrea Guenna, in qualità di co-relatrice anche la dottoressa Graziella Gaballo dell’Istituto Storico della Resistenza di Alessandria.
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