Asti – Con un’operazione scattata alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Comando Provinciale di Asti, coadiuvati da quelli dei Reparti territorialmente competenti, hanno sgominato una agguerrita associazione per delinquere che operava in tutto il Nord Italia e aveva organizzato una truffa milionaria ai danni di diverse imprese edili piemontesi, e non solo. Durante la notte, operando in Bolzano, Novara, Torino e Collegno (TO), i Carabinieri astigiani hanno dato esecuzione alle misure cautelari restrittive personali in carcere emesse dal GIP presso il Tribunale di Torino, richieste dalla Procura Torinese, nei confronti di cinque persone responsabili dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, alla sostituzione di persona e alla ricettazione. Gli arrestati, insieme ad altrettante persone che sono state deferite in stato di libertà, allo scopo di perseguire un ingiusto profitto, si associavano tra loro e sotto falso nome, operando per conto della ditta “Edilconsol”, con sede operativa tra le province di Asti e Torino, ordinavano, stoccavano e commercializzavano materiali impiegabili nel settore edile senza pagare, per un valore complessivo di circa un milione di euro, arrecando così ingenti danni ad aziende di questa Provincia e limitrofe, già in crisi per l’attuale congiuntura economica. L’operazione, nome in codice “EDILTRUFFE”, è partita nel mese di Aprile dello scorso 2011, quando i Carabinieri della Compagnia di Villanova d’Asti sono venuti a conoscenza dello strano attivismo della ditta “Edilconsol”, i cui rappresentanti avevano contattato numerose aziende dell’astigiano chiedendo di acquistare notevoli quantitativi di materiali per l’edilizia. Effettuato un controllo sull’affidabilità dei soggetti legati alla “Edilconsol”, i Carabinieri di Villanova d’Asti hanno presto appurato l’anomala movimentazione di cospicue quantità di merci che venivano stoccate in un capannone di Beinasco (TO), iniziando quindi le indagini con il coordinamento del Pubblico Ministro presso il Tribunale di Torino Antonio Smeriglio, che ha consentito di individuare le dieci persone facenti parte del sodalizio criminoso, attribuendo a ciascuna di esse il preciso ruolo ricoperto nell’organizzazione. Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Torino Sandra Recchione, ha emesso cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Andrea Consolino 33 anni di Bolzano, Filippo Buello 56 anni di Novara, Luigi Verri 71 anni di Novara, Marco Ardore 42 anni di Torino e Giangarlo Garetto 60 anni di Vollegno. Sono stati deferiti in stato di libertà C. R. classe 1960 di Oleggio (NO), I. D. classe 1960 di Piossasco (TO), A. S. classe 1973 di Cornaredo (MB), R. N. classe 1963 di Beinasco (TO), M. A. classe 1969 di Sabbio Chiese (BS). Nel corso dell’operazione, che ha visto impiegati oltre 100 Carabinieri, sono state altresì eseguite undici perquisizioni locali e posti sotto sequestro due capannoni delle ditte “B.F. materiali edili” e “Dia.Comm.Srl” siti rispettivamente in Cameri (NO) e Calvagese della Riviera (BS), dedicati allo stoccaggio di merci provenienti dall’attività illecita.
I truffatori, operando da tempo senza soluzione di continuità, contattavano diverse ditte operanti nel settore della fornitura di materiali per l’edilizia ordinando grossi quantitativi di merci che venivano consegnate con promessa di pagamento a novanta giorni, saldo che ovviamente non veniva mai effettuato; per evitare rimostranze o iniziative da parte delle vittime, dopo aver ricevuto il materiale nel capannone di Beinasco, il sodalizio lo trasferiva quasi subito presso altre sedi d’attività, apparentemente lecite, ove veniva posta in vendita unitamente a prodotti provenienti da fallimenti.
Complessivamente allo stato attuale sono state accertate truffe ai danni di decine di ditte aventi sede in Piemonte, Lombardia, Lazio, Veneto, Abruzzo, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Sardegna e Toscana, nonché in Austria e Portogallo, per un valore sinora stimato superiore al milione di euro.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.