L’ex assessore alle Finanze Luciano Vandone dopo le dimissioni è tornato nei suoi uffici accolto con buona disponibilità dai suoi ex collaboratori. Perché? Cerchiamo d capirlo con l’aiuto del Maligno.
Alessandria (a.g.) – Come in tutte le inchieste, anche in quella che seguiamo da ormai sei mesi sull’allegra (per non dire tragica) gestione della cosa pubblica qui ad Alessandria, ci sono delle anomalie. E non sono poche. Una, in particolare, ci colpisce, cioè quella che riguarda l’ormai ex assessore alle Finanze professor Luciano Vandone. Ex, perché dimissionario, nonché raggiunto da tre avvisi di garanzia per Falso, Truffa allo Stato, Abuso d’ufficio, Vandone ha saputo muoversi in tempo e non ha aspettato che lo sospendesse il magistrato, precedendolo nel dare le dimissioni. In questo modo il magistrato non ha potuto intervenire come ha fatto con Ravazzano cui ha invece impedito di frequentare gli uffici del Comune. Vandone ormai da libero cittadino se chiede permesso e se lo fanno entrare può andare dove vuole. I nostri informatori all’interno di Palazzo Rosso ci hanno confermato che il professore varca ogni giorno la soglia del Comune e va negli uffici che un tempo erano i suoi ma, soprattutto, va a trovare il sindaco. Cosa ci fa l’ex assessore Vandone in Municipio? Il solito Maligno mi ha confidato che nessuno è in grado di gestire l’attuale situazione come lui, per cui si presta volentieri a dare una mano. A chi? Il Maligno mi dice che innanzi tutto la da al sindaco che appare suonato, poi al neo ragioniere capo Ansaldi messo lì al posto di Ravazzano, ma anche ad altri, oltre alla schiera di impiegati comunali del settore amministrativo che sono terrorizzati e vedono in lui l’unica persona competente in materia cui affidarsi in questo momento. Ma soprattutto, sempre secondo il Maligno che solitamente è ben informato, Vandone va in municipio per mettere a posto le sue cose e a controllare che gli altri non complichino una situazione già abbastanza compromessa.
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