Cerrina (AL) – Un muratore di 44 anni prima ha tentato di rapire l’ex moglie, poi è fuggito e, rintracciato dai carabinieri, si è sparato alla testa. È morto all’ospedale. Tutto è cominciato davanti all’ingresso dell’opera pia Domenica Pozzi Bollo quando la donna è stata costretta da lui a salire in auto venerdì sera poco dopo le nove, all’uscita dal lavoro. Angela De Stefano, 41 anni, di Cerrina, è stata aggredita e rapita dall’ex marito, Renato Ventura, con precedenti per maltrattamento in famiglia. Armato di pistola ha obbligato l’ex moglie a mettersi al volante della sua auto, un’Alfa grigia, obbligandola a dirigersi a Varengo (frazione di Gabiano). Con prontezza di spirito la donna dopo pochi metri ha aperto la portiera e si è gettata fuori mentre l’auto andava a sbattere contro la recinzione della casa di riposo dove la De Stefano lavora. La donna rientrava nell’ospizio e si nascondeva in cucina rincorsa dall’ex marito che seminava il panico urlando frasi sconnesse con in pugno l’arma. Rotto il vetro della porta d’ingresso con il calcio della pistola, è entrato nella casa di riposo e fermava un’altra assistente per farsi dire dove fosse la moglie. Nella concitazione del momento il presidente Brunetto Bongiovanni ha fatto uscire per sicurezza le suore che prestano servizio nella struttura. Mentre succedeva tutto questo la donna approfittava della confusione generale per uscire e saltare il muro di cinta dell’Opera pia, alto un paio di metri, dirigendosi verso la caserma dei carabinieri che si trova a poche centinaia di metri. Mentre fuggiva attraverso i campi, in direzione della caserma, la donna ansimante telefonava al 112. In pochi minuti sono intervenuti i militari della Benemerita che hanno trovato la donna nascosta dietro un cespuglio, di fronte alla caserma, terrorizzata. È stata soccorsa dai carabinieri di Cerrina e accompagnata all’ospedale di Casale, dove è stata medicata, infine è stata riportata a casa. Quindi iniziavano le ricerche dell’uomo che nel frattempo aveva fatto perdere le proprie tracce. È stato rintracciato alle tre del pomeriggio del giorno dopo a casa di un amico a Pozzengo di Mombello. Ventura, all’arrivo dei carabinieri, si è sentito perso e si è sparato in testa. È morto poco dopo all’ospedale. Lascia due figli.
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