Alessandria – “Noi non siamo sudditi, siamo alleati”. Con questa frase il segretario provinciale della Lega Nord Riccardo Molinari, che è anche consigliere regionale e vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte, ha concluso un’intervista video rilasciata ad un sito alessandrino http://www.alessandrianews.it/web-tv/?id=346. L’argomento era il licenziamento in tronco dei tre assessori leghisti dalla giunta alessandrina ad opera del sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio, a causa della richiesta della Lega di essere messa in grado di approvare l’assestamento di Bilancio solo dopo il parere favorevole ed unanime dei revisori dei conti. Il parere non c’è stato, la Lega s’è smarcata e Fabbio ha cacciato i tre assessori leghisti. La rottura tra PDL e Lega è evidente ma non v’è traccia in questo caso del tanto strombazzato celodurismo degli uomini del Carroccio. Infatti Molinari nell’intervista, pur “stigmatizzando” l’atteggiamento di Fabbio, dice: “Dobbiamo cercare di ricucire per quanto possibile perché questa rottura è avvenuta per ragioni tecniche. Noi vogliamo lavorare per ricompattare e per mantenere anche ad Alessandria quella che è un’alleanza che funziona bene in Piemonte e che ci sta permettendo di governare molto bene (se lo dice lui, n.d.r.)”. Cari leghisti che ci leggete siete guidati da gente così, da gente come Molinari che vuole ricucire uno strappo “tecnico” col PDL. Siete guidati da gente come Maurizio Grassano, un tizio condannato con sentenza passata in giudicato in primo grado per aver truffato il Comune di Alessandria, ma difeso a spada tratta dal suo amico fraterno e vostro sommo rappresentante (a 30.000 euro al mese) Tino Rossi. Cari leghisti che ci leggete siete guidati da persone che non rispettano voi e la vostra fede, il vostro entusiasmo politico, che non vi rappresentano da nessuna parte. Di fronte ad atti gravissimi perpetrati da Fabbio nei vostri confronti, che vi ha umiliato insieme ai tre vostri assessori ritirando loro le deleghe e facendo fuori il gruppo della Lega Nord imbarcando quello de La Destra, di fronte ad un sindaco che non vi vuole più fra i piedi, che di voi dimostra di non avere la minima stima, tramite Molinari gli fate sapere che in fondo si tratta di una piccola divergenza di carattere tecnico, di una scaramuccia, di un’incomprensione – e non di un fatto politico molto grave quale è in effetti – per cui, invece di mandare a cagare chi di dovere, appoggerete, se del caso, l’attuale amministrazione: “ Noi tecnicamente non facciamo più parte della maggioranza – spiega Molinari nell’intervista – ma con senso di responsabilità voteremo quegli atti politici che riterremo conformi al nostro programma elettorale”.
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