Alessandria (03.12.2011) – Per sopravvivere, la Giunta-Fabbio deve mettere ai voti una deroga al regolamentio. È un po’ come cambiare le regole del gioco a partita in corso. Molto scorretto ma, evidentemente, possibile. Così in assenza del parere dei revisori e della commissione sull’assestamento di bilancio richiesto dalla Corte dei Conti, invece di andare a tutti a casa e prendere atto del definitivo fallimento di questa Giunta e rimettere il mandato per il bene della città e degli alessandrini, gesto degno di un buon rappresentante del popolo che del popolo fa gli interessi, il pervicace Fabbio, forte dei nuovi entrati de La Destra in maggioranza, pur in assenza dei cinque leghisti che si sono smarcati, è riuscito a fare approvare in aula una deroga al regolamento per poter passare all’approvazione dell’assestamento che, così, è passato. Ieri il Consiglio Comunale era in seconda convocazione dopo la riunione abortita di mercoledì con il “licenziamento” da parte del sindaco dei tre assessori leghisti, e bastavano 14 presenti per deliberare. In aula all’inizio erano in trenta e la maggioranza, pur scesa sotto i 21 consiglieri, non ha avuto problemi. Nonostante lo schiaffone preso dal sindaco, la Lega continua a dire che la questione è tecnica e non politica. Non rovescia il tavolo, non manda tutto a carte quarantotto, ma chiama Maurizio Delfino uin tecnico esperto in pubblica amministrazione, anche se la carenza di fiducia con cui il sindaco ha motivato il ritiro delle deleghe ai tre assessori leghisti brucia ancora. L’amico fraterno di Maurizio Grassano l’eurodeputato nonché consigliere comunale Tino Rossi a questo proposito ha detto in conferenza stampa: “Più di una volta abbiamo votato provvedimenti che non ci piacevano. Non ci siamo sentiti di approvare l’assestamento del bilancio 2011 perché non rispetta le correzioni fatte dalla Corte dei Conti. Se arriveranno c’è la disponibilità a dare l’ok, ma non ci fidiamo più dei conti di Fabbio e dell’assessore Vandone”. Più chiaro di così. E la palla è passata al gettonatissimo Delfino (quello che si è pronunciato sull’operazione della CRAL dei 23 milioni trasferiti a BPN, parere pagato molto bene nonostante fosse completamente inutile), vicino al ministro Maroni. Insomma la Lega ha preso due schiaffoni e un calcio nel sedere da Fabbio ma non reagisce e, anzi, vuole tornare a discutere col PDL. E questi sarebbero i “celoduristi” alla Bossi? Per la carità! Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano gli elettori del Carroccio. Intanto in redazione ci è giunto un parere di Corrado Parise, candidato sindaco, che riportiamo per completezza di informazione. “L’ex maggioranza – si legge nella e-mail di Parise – procede a colpi di irregolarità, col chiaro intento di trascinarsi fino a maggio come uno zombie, evitando il commissariamento e avvicinando ogni giorno il dissesto, fregandosene di cittadini e imprese al collasso. Sarebbe l’ora di una mozione di sfiducia dell’opposizione, che stani definitivamente la Lega e acceleri le dimissioni di Sindaco e Giunta”.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.