Fabbio toglie le deleghe ai tre assessori leghisti. Tensione al calor bianco in Giunta. Durante il Consiglio Comunale volano gli stracci e dal pubblico si grida: “Vergogna, a casa!”
Alessandria – Le date cruciali erano due: 30 novembre e 30 dicembre. La prima per presentare le ultime variazioni rispetto al bilancio preventivo, la seconda per ottemperare alle indicazioni della Corte dei Conti. Il primo appuntamento è finito “in vacca” con lo stop all’assestamento del bilancio, e i consiglieri comunali che hanno lasciato l’aula mentre dal loggione venivano urla di dissenso. La seduta di Consiglio Comunale si è chiusa con un “nulla di fatto”. L’ultimo atto del sindaco in serata è stato un comunicato inerente la sospensione dei tre assessori della Lega Nord: “Ho deciso per carenza di fiducia politica – si legge nel comunicato di Fabbio – di sospendere le deleghe assessorili dei signori, dottor Robutti Ugo, Pavanello Evaldo e rag. Lumi Gian Paolo. Consegno ai partiti politici della maggioranza la discussione conseguente per i necessari chiarimenti”. Le funzioni sospese saranno assunte ad interim dal sindaco stesso. Questa decisione è conseguente a quella della Lega di approvare l’assestamento di bilancio solo dopo il parere dei revisori. Ciò ha fatto saltare la mosca al naso (ancora una volta) al suscettibile sindaco che ha deciso di far fuori gli alleati. Alleati che, per la verità, si erano già smarcati dalla coalizione di giunta. La presa di posizione assunta dal sindaco sembra dovuta alla volontà di farla finita e di consegnare nelle mani del prefetto le “chiavi della città”. Che tirasse aria di burrasca lo si era capito già nel pomeriggio con la rottura fra Pdl e Lega che sostengono la giunta di Pier Carlo Fabbio, rottura che faceva seguito alla defezione di Vittoria Poggio passata dal Pdl alla Lega. Il punto da discutere in commissione, com’è noto, era l’assestamento di bilancio presentato dall’assessore Vandone senza però il parere dei revisori dei conti essenziale per il voto favorevole da parte della Lega. Così la seduta è stata sospesa è stata sospesa alle 18 in attesa del giudizio dei revisori per riprendere alle 20,30 poco prima del Consiglio Comunale. Nella seconda seduta di commissione i revisori rinviavano ancora ogni giudizio sull’assestamento non prima di aver verificato l’avvenuta adozione delle misure indicate dalla Corte dei Conti. Quindi veniva meno anche il numero legale in quanto la neo-leghista Vittoria Poggio toglieva la scheda di presenza per cui la seduta era nulla. Senza il parere obbligatorio della Commissione l’assestamento di bilancio non poteva essere messo all’ordine del giorno del Consiglio Comunale. Il Sindaco tentava un’ultima, disperata mediazione nel corso di una concitata riunione a porte chiuse nel suo ufficio, presenti tutti i consiglieri della maggioranza compresi i due de La Destra. Si andava in Consiglio Comunale con un nulla di fatto e, alla terza chiama, votavano soltanto sette della minoranza e il presidente, per cui mancava ancora una volta il numero legale e la seduta era rinviata a venerdì in seconda convocazione, quando basteranno 14 presenti. A questo punto non si esclude che, data la drammatica situazione finanziaria e politica, il sindaco Piercarlo Fabbio si rechi oggi stesso dal Prefetto Castaldo. L’atto, più che dovuto, appare ormai inevitabile in quanto la maggioranza non esiste più e i debiti stanno strangolando la città, mentre all’orizzonte non si vedono soluzioni politiche. A questo punto il commissariamento potrebbe essere la soluzione più probabile senza ulteriori rinvii.
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