Alessandria – Solo fino a cinque mesi fa Claudio Prigione, esponente de “La Destra”di Storace in consiglio comunale con Aldo Rovito, nel corso di una conferenza stampa, aveva ufficializzato la sua uscita dalla maggioranza di Palazzo Rosso assieme al collega di partito Aldo Rovito. Per la verità, entrambi i consiglieri già da tempo avevano maturato il loro malessere uscendo da quel centrodestra in cui avevano militato nelle file di AN, poi confluito nel PdL. “Avevamo sottoscritto, sia io che Rovito – aveva dichiarato Prigione – nel 2007, il programma di governo per i cinque anni di amministrazione. Abbiamo atteso che venisse attuato, che venissero evitati gli sprechi, le consulenze inutili, gli incarichi a persone non meritevoli, tutto quello che la politica purtroppo fa a spese del cittadino contribuente, fatti che si evidenziarono da subito. Abbiamo atteso che Alessandria diventasse finalmente sicura, ordinata, pulita, vivibile dagli anziani, attraente per i giovani, invece, nonostante qualche piccolo sforzo è rimasta la solita città grigia forse con qualche fiore in più maltenuto”. “Non vogliamo e non possiamo essere assimilati ancora a tale gestione della città – aveva proseguito l’esponente de “La Destra” – a livello nazionale confermiamo la nostra appartenenza al centrodestra ma dichiariamo oggi di volerci distaccare dalla gestione locale e uscire dalla maggioranza”. Il 6 giugno Prigione aveva, poi, dato il via alla campagna elettorale candidandosi come antagonista di Fabbio alle prossime elezioni. Oggi, però, Prigione ha deciso di accettare le deleghe assessorili a sport, Welfare Animale, Decentramento e Decoro Urbano, deleghe sospese ieri agli assessori Ugo Robutti e Gian Paolo Lumi. Una decisione, quindi, che va in netto contrasto con le dichiarazioni di appena cinque mesi fa. Un incarico, quello di Prigione, che il neoassessore dovrebbe mantenere sino alle prossime elezioni di maggio quando sarà battaglia aperta con Fabbio per la fascia tricolore.
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