Casale Monferrato (AL) – Grazie all’iniziativa del sindaco di Casale Giorgio Demezzi, il 30 settembre scorso, si erano riuniti i rappresentanti delle municipalità e degli ordini forensi delle città sede di tribunale la cui sopravvivenza è messa a rischio dalla bozza di riforma delle circoscrizioni giudiziarie volute dall’ormai ex ministro della giustizia Nitto Palma. Venerdì c’è stato il secondo appuntamento nel quale è stata esaminata la bozza realizzata da Gianluca Scagliotti, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Casale Monferrato, che dovrà essere trasmessa al nuovo guardasigilli Paola Severino. Il documento, che sarà integrato ed aggiornato con alcuni dati ricavati dal Consiglio Nazionale Forense, mira a dimostrare che i risparmi saranno limitati (circa 10 milioni di euro complessivi, una goccia nel mare magnum del disavanzo pubblico) e che, comunque, le soppressioni di strutture che funzionano porteranno dei disagi ai cittadini. All’incontro erano presenti rappresentanti di Casale (il sindaco Demezzi, il vice sindaco Beppe Filiberti, l’avvocato Scagliotti), Acqui Terme (Piero Piroddi e Rodolfo Pace, presidente e consigliere dell’Ordine degli avvocati acquesi, il consigliere comunale Maurizio Gotta), Tortona ( il sindaco Massimo Berutti gli avvocati Enrico Zani ed Elena Barbieri, a questo proposito a Tortona proprio venerdì sera si è tenuto un consiglio comunale aperto sull’argomento), Ivrea (l’avvocato Federico Zinetti), Voghera (il presidente del consiglio comunale Nicola Affronti), Saluzzo (I consiglieri comunali Gianluca Arnolfo e Paola Peotto ed il presidente dell’ordine forense Alberto Savio) e Pinerolo (Paolo Pivaro, assessore alla cultura. E’ intervenuto anche il consigliere regionale Marco Botta, mentre il deputato Franco Stradella, presente un mese e mezzo fa non ha potuto presenziare all’incontro perché impegnato alle votazioni a Montecitorio per la fiducia al governo di Mario Monti (ha però mandato un telegramma). Oltre alle integrazioni alla “bozza Scagliotti” e una precisa richiesta per accellerare il processo telematico, la decisione più significativa è stata la costituzione di un “Comitato per i Tribunali di Città”. “Adesso – dice Giorgio Demezzi – una volta arrivati al testo definitive della lettera andremo, ognuno nel suo ambito di competenza, a raccogliere le adesioni dei sindaci dei comuni interessati territorialmente (sono coinvolte le province di Alessandria, Asti, Cuneo, Torino e, fuori regione, Pavia) per poi trasmettere il tutto prima di Natale al nuovo ministro della giustizia”.
Di tutte le sedi quella che andrebbe a perdere maggiormente peso sarebbe proprio Casale che è sede, ancora oggi, di Corte d’Assise. E anche se negli ultimi anni non si sono celebrati processi (il che non è un fattore negativo, vuole dire solamente che sul suo territorio non ci sono stati fatti criminali di particolare portata) ogni anno vengono nominate i giudici popolari e si svolgono le statistiche richieste dalla legge.
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