Alessandria (09.11.2011) – Due milioni di euro. Sono gli arretrati che Amag deve versare all’Ambito territoriale ottimale (Ato 6 alessandrino) e che ora sono finiti in tribunale. È stata, infatti, avviata da parte di Ambito una procedura di riscossione di 500.000 euro versati da Amag come garanzia per la gestione degli acquedotti. Si è opposta la società presieduta da Lorenzo Repetto, rivolgendosi al tribunale civile di Alessandria. Ma dall’Ato spiegano che il contratto dell’Amag sulla gestione del servizio idrico è a rischio se la società non ricostituirà la fideiussione escussa. Da parte sua la società presieduta da Repetto ha presentato ricorso sia contro l’Ato che contro la compagnia di assicurazione Coface di Milano, incaricata di versare la somma. Ed è emerso, inoltre, anche un altro aspetto, stavolta di natura legale. Repetto, l’assessore Vandone, rappresentante dell’ambito Alessandrino nella conferenza dell’Ato 6 e Roberto Gotta, rappresentante dell’acquese, hanno presentato denuncia penale sostenendo che sarebbe falso il contenuto del verbale della conferenza Ato del 18 aprile 2011, durante la quale era stato richiesto alla fidejussoria Coface di versare i 500.000 euro di Amag. Motivazione: non ci sarebbe stato voto unanime né il quorum dei due terzi necessario alla decisione. E dunque la volontà dell’Ato, secondo Amag, non era quella di autorizzare l’escussione.
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