Ma perchè un importante giornale come La Repubblica si è reso complice di un falso grossolano riportando rozze menzogne su quanto avvenuto ad Alessandria nel corso dell’ultima piena dei suoi fiumi? Non è assolutamente vero che il Bormida abbia rotto gli argini, inondando parte del quartiere Pista, come scritto in un fantasioso articolo, non firmato, a pag. 6 di domenica 6 novembre. E l’assenza di firma in questi casi è già di per sè un fatto a dir poco sospetto per chi conosce il mestiere di giornalista. A onor del vero l’acqua del Bormida ha solo allagato un’area golenale (la cosiddetta Alessandria 2000) in cui sorge in angosciosa solitudine un enorme centro commerciale della catena Panorama, passando attraverso un fornice aperto nel rilevato della tangenziale che funge anche da argine. Fornice che, in occasione delle ricorrenti piene del Bormida, veniva solitamente chiuso per motivi prudenziali assieme ad un altro similare, a cura del Comune. Semplicemente nel corso di questa ultima piena non si è provveduto a farlo con tutte le conseguenze del caso. Causa dell’omissione pare sia la difficoltà di trovare fornitori disposti a lavorare a credito visto che le fatture comunali vengono ormai pagate con ritardo di anni. E così il Comune, che già fatica a pagare gli stipendi dei dipendenti e a cui le principali banche hanno tagliato da tempo anche il credito, sarà probabilmente costretto a pagare gli ingentissimi danni causati al centro commerciale. Se mancano i soldi abbonda invece una notevole quantità di furbizia. Per cercare di scaricare ogni responsabilità su quanto avvenuto ci si sta sforzando di spacciare per un evento imprevedibile (il cedimento degli argini) quella che in realtà è solo una ben precisa inadempienza. Tra l’altro, poichè gli autori di questa sceneggiata napoletana non si sono accordati tra loro, alla giornalista di Sky News 24 è stata propinata un’altra amena storiella dicendo che l’allagamento è stato causato da fontanazzi (risorgive) sbocciati all’improvviso come funghi all’interno dell’argine del Bormida. Poichè all’arrivo dell’acqua attraverso il fornice lasciato aperto hanno assistito migliaia di alessandrini fermi sulla tangenziale, come ad assistere ad uno spettacolo teatrale, nonchè carabinieri, polizia, vigili del fuoco e vigili urbani, siamo ansiosi di sapere come si otterrà la complicità nell’inganno e nella illegalità di un numero così alto di testimoni. Forse si spera nell’aiuto di San Gennaro, in grado di liquefare, oltre che il proprio sangue, anche il cervello degli alessandrini.
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