Il padre ha settant’anni, la madre 58, la figlia 18 mesi. Genitori troppo vecchi per il Tribunale di Torino che ha sentenziato l’affidamento della bimba ad un’altra famiglia
Mirabello Monferrato (AL) (16.09.2011) – Il papà ha 70 anni la mamma 58. Per il tribunale di Torino i genitori sono troppo anziani per una bimba di 18 mesi, nata il 26 maggio 2010 all’ospedale Sant’Anna di Torino grazie alla fecondazione artificiale fatta all’estero. Quando sarà adolescente i genitori, se ancora vivi, saranno troppo vecchi e lei, la bambina, dovrà prendersi cura di loro. Per lei si prospetterebbe una vita di rinunce, di sacrifici, una vita che non potrà conoscere la gioia della gioventù vissuta spensieratamente. I giudici hanno infatti ritenuto che la piccola sia “…il frutto di una applicazione distorta delle enormi possibilità offerte dal progresso in materia genetica”. E la volontà di concepirla “…è una scelta che, se spinta oltre certi limiti, si fonda sulla volontà di onnipotenza, sul desiderio di soddisfare a tutti i costi i propri bisogni che necessariamente implicano l´accantonamento delle leggi di natura e una certa indifferenza rispetto alla prospettiva del bambino”. Secondo i giudici Donata Clerici, Federica Florio, Alberto Astesano e Silvia Truffo “…i genitori non si sono mai seriamente posti domande in merito al fatto che la bambina si ritroverà orfana in giovane età e prima ancora sarà costretta a curare i genitori anziani, che potrebbero avere patologie più o meno invalidanti, proprio nel momento in cui, giovane adulta, avrà bisogno del sostegno dei suoi genitori”. A queste considerazioni i giudici aggiungono l’eccessivo desiderio di genitorialità, un brutto neologismo per affermare che i genitori hanno desiderato “troppo” avere un figlio, andando contro le leggi della natura ed evidentemente ricorrendo alla fecondazione al di fuori dei confini italiani. Per questo il Tribunale per i Minori di Torino ha dichiarato adottabile la bimba, che oggi ha un anno e mezzo, togliendola ai suoi genitori naturali che sono di Mirabello Monferrato. I legali che assistono i genitori della bambina, gli avvocati Fabio Deorsola e Giulio Calosso, presenteranno ricorso contro la decisione del Tribunale. I genitori, Gabriella e Luigi Deambrosis residenti a Mirabello Monferrato nel casalese – lei bibliotecaria, lui impiegato, ex sindaco di un piccolo centro del Monferrato – non si danno pace: “Per noi è stato come subire un furto e ci chiediamo perché nostra figlia deve essere strappata alla sua famiglia d’origine”. La bimba da 15 mesi vive con una famiglia affidataria. Alla sua nascita, infatti, il tribunale ha subito aperto un procedimento sottoponendo i genitori-nonni a grande attenzione. Ed è bastata la segnalazione dei vicini di casa che avevano visto la bimba lasciata in macchina da sola piangere alle dieci di sera per far scattare l´intervento di carabinieri e magistratura che la affidava ad un’altra famiglia a un mese di vita. “Stava dormendo nell´ovetto, non volevo svegliarla, e l´ho lasciata sola per sette minuti” ha spiegato invano il papà. Ma per i giudici la storia è un’altra: “La bambina è rimasta sola sull’auto, non vigilata in modo costante per un periodo di 40-45 minuti – si legge nella loro relazione -, il padre si è riavvicinato alla bambina senza mostrare allarme per il suo pianto e la madre, una volta a casa, chiedeva al marito come stesse la figlia, lui rispondeva bene senza dirle che era in auto. Lei saliva le scale e andava al piano di sopra senza accertarsi della presenza e delle condizioni della figlia”. I genitori di Viola affronteranno a febbraio l’udienza preliminare del processo per questa storia. Il desiderio di avere un figlio è stato sempre molto forte per Gabriella e Luigi. Si sono sposati nel 1990, lei aveva 36 anni e lui ne aveva già 48. “Quando ho visto che non rimanevo incinta – ha detto Gabriella ai giornalisti -, mi sono sottoposta ad oltre 10 tentativi di fecondazione assistita in Italia. Tutti falliti. Cosa dovevo fare? Arrendermi? Io e mio marito – ha continuato Gabriella – ci siamo interrogati a lungo sull’opportunità di andare avanti e così abbiamo deciso di rivolgerci all’estero per l’eterologa”. Nel frattempo i genitori-nonni di Mirabello Monferrato hanno inoltrato due domande di adozione, la prima nel ’99, la seconda nel 2003, entrambe respinte. Assistita dagli avvocati Fabio Deorsola e Gianni e Antonio Dionisio, la coppia si appellerà alla sentenza del Tribunale dei minori.
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