Alessandria – Non si è ancora spenta l’eco della puntata di Voyager dedicata alle origini cuccaresi di Cristoforo Colombo ed ecco che la popolare trasmissione televisiva condotta da Roberto Giacobbo rivolge la propria attenzione sulla mitica figura di Aleramo e sulla narrazione, al limite tra storia e leggenda, della definizione dei confini del Monferrato. Nell’ambito dell’accordo tra Rai e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, nei giorni scorsi si sono svolte le riprese dedicate alla vita del fondatore del marchesato di Monferrato, vissuto nel X secolo e protagonista, secondo gli storici Jacopo d’Acqui e Galvano Fiamma, della lunga cavalcata durata tre giorni per circoscrivere il territorio tra il fiume Tanaro e il mar Ligure. Le telecamere di Voyager hanno girato in esterno presso l’abbazia di Santa Giustina di Sezzadio, il castello di Gabiano, sulle colline tra Acqui Terme, Bistagno e Spigno, nella chiesa del castello di Carpeneto e nella chiesa di Grazzano Badoglio dove Aleramo sarebbe sepolto. La Rai, con la consulenza di associazioni e circoli culturali attivi sul territorio, ha ricostruito i passaggi salienti della vita leggendaria del marchese, ciclicamente ripresa dalla storia e dalla letteratura, fino all’interesse mostrato da poeti come Giosué Carducci e Giovanni Pascoli. In particolare, obiettivo del conduttore è quello di verificare l’effettiva possibilità di realizzare in tre giorni una cavalcata di oltre quattrocento chilometri nell’area appenninica tra la pianura padana e il mare. Accanto ai protagonisti storici, come di consueto, è emersa la fisionomia di un territorio estremamente telegenico, segnato da abbazie e castelli medievali ben conservati, dal persistere di tradizioni storiche, dal paesaggio ancora incontaminato in tante sue parti, dalla ricchezza del verde e dell’ambiente naturale. La trasmissione di Voyager dedicata al Monferrato andrà in onda nelle prossime settimane.
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