Novi Ligure (AL) – “Erika mi ha sempre detto che lei non ha fatto nulla e la sua unica colpa è di non avere fermato Omar”: a parlare davanti alle telecamere di “Pomeriggio Cinque” è Francesca Casali, ex compagna di carcere della protagonista del duplice omicidio di Novi Ligure. La donna racconta di aver conosciuto e frequentato Erika tra il maggio e l’ottobre del 2010, durante un periodo in cui è stata detenuta per truffa. Il ritratto che traccia di Erika è quello di una persona “alla buona, dolce, bisognosa di affetto”. “Non sembra – aggiunge Francesca – una ragazza che possa avere ammazzato un fratellino, io sono mamma e vi dico che non sembra proprio che possa avere ucciso”. Erika “ama sua mamma, quando vede dei ragazzini di vent’anni dice ‘potrebbe essere mio fratello’, non ha mai parlato di odio verso il padre con cui è molto affettuosa quando viene a trovarla”. Nei confronti di Omar, invece, Erika “prova una gran rabbia, non lo vuole neanche sentire nominare”. Francesca Casati, dopo avere rivelato che in carcere Erika era soprannominata “‘Castora’ per via dei denti in fuori” (mentre Francesca era “Babà come il dolce” ), ha mostrato delle lettere. Il 3 settembre, Erika descrive il carcere come “un manicomio dove si litiga sempre” e aggiunge “amò, tre mesi e ho finito, sono così stanca, non dormo più ma penso che sia normale”. Il 21 settembre, invece, Erika parla della vita nella comunità in cui sta scontando l’ultimo periodo di detenzione, “dove non ci possiamo né vedere né sentire ma non vedo l’ora di andare via di qua e di ricominciare la mia vita”. Secondo Francesca, il primo desiderio di Erika è quello di “fare un viaggio”.
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