Casale Monferrato (AL) – Se qualche anno fa la città di Casale era candidata a diventare la sede della seconda Corte d’Appello del Piemonte, ora rischia addirittura di perdere il Tribunale. A questo proposito è nata un’associazione, legata ad una lista civica: “Nuove frontiere per il rilancio di Casale e del Monferrato”, promossa da Giancarlo Curti già presidente del “Comitato della Corte d’Appello”. Per la nomina della Corte d’Appello erano in lizza Novara e il complesso urbano di “Busto Arsizio – Gallarate – Legnano”. Casale, non essendo capoluogo di provincia e non avendo un organico di quindici magistrati in forza a Palazzo di Giustizia, rischia di perdere Tribunale e Corte d’Assise, mantenendo solo l’ufficio del Giudice di Pace. A questo proposito il sindaco ha convocato venerdì scorso, nella Sala Consigliare di palazzo San Giorgio, sede della municipalità, rappresentanti dei Comuni piemontesi (ed anche lombardi, visto che c’era persino Voghera) e dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati, una riunione tesa ad approvare una posizione comune in materia. Ne è uscito un nulla di fatto perché è stato deciso di ritrovarsi tra un mese. Seguiranno pubbliche assemblee, ma i bene informati giurano che si tratta solo di iniziative sterili che non ostacoleranno il corso legislativo del decreto del ministro.
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