Torino – È ripreso stamani, con l’inizio delle arringhe delle difese, il processo contro il milionario svizzero Stefan Schmidheiny, 64 anni, e il barone belga Louis De Cartier, 89 anni, già alti dirigenti della Eternit, la multinazionale elvetica dell’amianto i cui stabilimenti hanno provocato – secondo l’accusa che ha chiesto una condanna a 20 anni per entrambi per disastro ambientale doloso e omissione di cautele sui luoghi di lavoro – migliaia di morti su tutto il territorio nazionale. Nell’udienza odierna l’avvocato Luigi Fornari, difensore della Etex, una delle piccole società che, secondo l’accusa, erano collegate con Eternit, ha chiesto che la società da lui rappresentata sia esclusa dai responsabili civili. I legali di De Cartier hanno poi ribadito che il loro cliente non era a conoscenza della situazione negli stabilimenti italiani.
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