A fine agosto l’ufficio del Sindaco ha pagato cash 24.000 euro in un giorno per un ente di secondo grado. Questo mentre i creditori prendono i soldi con anticipo fatture dalla CRAL per cui ci pagano sopra anche gli interessi. Il mistero della galleria d’arte privata negli uffici di un ente del Comune di Alessandria. Cosa ne pensa lei, dottor Ansaldi?
Alessandria (a.g.) – E bravo dottor Ansaldi. Lei ha fatto in modo che la determina inerente il pagamento di cui tratteremo fra poco, fosse da lei fatta nel giorno e nell’ora più propizi e fortunati. Infatti ci risulta che prima della fine di agosto, 24 ore dopo la sua autorizzazione, il beneficiario (Sital Spa) abbia avuto la piena disponibilità della somma erogata sul suo conto corrente. Ci si riferisce ai soldi che sono serviti all’acquisto di 300.000 depliant “…in lingua inglese e in lingua cinese” che lei, dottor Ansaldi, ha autorizzato a favore di Sital per la sua “…attività di promozione del territorio (…) in Cina, Pechino e Canton, in correlazione con la presenza sul territorio di mostre provenienti dalla città di Alessandria”. Come si spiega lei, dottor Ansaldi, persona capace ed esperto in amministrazione della Cosa Pubblica, che, per converso, a fronte di un pagamento così fulmineo, i molti creditori del Comune, anche per delle cifre inferiori, hanno dovuto rivolgersi alla Cassa di Risparmio di Alessandria per avere un anticipo su fatture vecchie di anni per il saldo degli importi per cui hanno dovuto, e qui sta l’ennesima assurdità, pagarsi gli interessi.
In sostanza, dottor Ansaldi, lei che è persona competente dovrebbe spiegare a noi come sia possibile questa disparità di trattamento se non col fatto che sono sempre favoriti coloro che rientrano nel “cerchio magico” degli amici del sindaco. Ma non è finita perché lei, dottor Ansaldi, deve spiegarci anche come sia possibile che negli uffici dell’ente per cui sono stati erogati tutti quei soldi, si sia piazzata in pianta stabile una mercante d’arte, peraltro molto stimata dal presidente di Sital Spa Giancarlo Dallerba (40.000 euro lordi annui di gettone pagati dai contribuenti di Alessandria), con la sua attività commerciale, tale signora Sabrina Raffaghello che, a quanto ci risulta, usa abitualmente il telefono dello stesso ente che la ospita, al punto che nel suo sito lo ha messo tra i suoi recapiti (sarà un caso ma ci risulta che il www.sabrinaraffaghello.it sia anche in lingua cinese). A questo punto non resta che augurarsi, visto che si tratta dei nostri soldi, che la signora Raffaghello non usi quel telefono anche per chiamare cinesi e clienti vari sparsi un po’ dappertutto, e si astenga dall’usare servizi di
riproduzione e stampa per pubblicare le sue opere. E c’è anche da augurarsi che i soldi per promuovere “mostre provenienti dalla città di Alessandria” come si legge testualmente nella determina dirigenziale da lei firmata, dottor Ansaldi, di cui stiamo trattando, non siano serviti a promuovere in effetti le opere stesse della signora Raffaghello. In tutta franchezza ci stupisce poi il silenzio di chi dovrebbe vigilare su queste cose e cioè Nicola Tattoli, revisore dei conti in Comune, mandatario elettorale del sindaco Fabbio e dell’assessore Cavallera, rientrante anch’egli, ma va?, nel “cerchio magico” degli amici del sindaco. Non basta egregio dottor Ansaldi perché in tutta questa vicenda ci sembra molto discutibile il fatto che un privato, la signora Raffaghello, abbia la piena disponibilità per motivi personali e commerciali (cfr: www.sabrinaraffaghello.it), non solo degli impianti, ma anche degli ambienti e degli uffici di Sital Spa. Tutto ciò aveva indotto l’opposizione (con commenti “fuori onda” favorevoli da parte perfino di molti esponenti della maggioranza) a proporre la messa in liquidazione di Sital Spa che, per la verità, in tre anni di vita è servita solo a dare lo stipendio al presidente (120.000 euro dei contribuenti) e a pagare viaggi, spese di rappresentanza, rimborsi spese ed altro che, per la salute dei nostri lettori, omettiamo di scrivere. (Foto tratte dai siti: www.sabrinaraffaghello.com e www.piercarlofabbio.it).
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