Lo stesso templare Ricobaldo Speziario le aveva vendute e poi cambiate con altri siti milanesi templari “extra porta Tonsam” e “saluis e reseruatis sempre preceptis domini magisteri maioris Militie templi qui est vltra mare et citra mare” . Non vi è dubbio che le parole “Ordini Militie Sancte Marie” provengano dal fatto che la chiesa dei Templari fosse dedicata alla Vergine.
Si legge, scritto sul verso della pergamena, da mano più tardiva, “cambium inter D.Preceptorem Domus Sancte Marie templi Mediolani et D.patrem …”Infine la frase “qui est vitra mare et citra mare” indica chiaramente la presenza del Gran Maestro dell’Ordine.
Concludendo: intorno al 1134 i Templari venuti a Milano al seguito di Bernardo di Clervaux, si stabilirono “in capite Brolii” e vi eressero una “domus”, una “mansio” e una “ecclesia”. Uno dei primi capi della precettoria milanese, Dalmazio de Verzario, morendo nel 1149, lasciava parte delle sue sostanze all’Ordine. La chiesa di Santa Maria ebbe come sottotitolo anche quello di Ognissanti. Di fianco ad essa esisteva un lazzaretto che divenne poi nei secoli l’Ospedale Maggiore.
Nel 1226 appare vicino alla mansione una “scola” di cui erano decani il precettore della mansio e il nobile Domenico de Picconano. Poco dopo la venuta dei Templari, vicino a loro, nel Brolo di S. Ambrogio, i cavalieri Gerosolimitani, fondando una chiesa, S.Croce e un ospedale, S.Giovanni Battista, dove nel 1259 troviamo anche delle converse e sorelle. Sia l’una che l’altro rimasero in loro possesso fino alla distruzione dei Templari, quando si trasferirono nella più grande e comoda mansio templare. Mansio che per ben due volte aveva ospitato, nel 1158 e nel 1161 il fiero imperatore svevo Federico! Nel 1398, come risulta dalla “Notizia Cleri Mediolanensis”, accanto all”Hospitale Sancte Crucis” esisteva la “Domus de Templo”. La potenza dei due ordini è attestata in Milano dai documenti che ad essi si riferiscono, per lo più atti di compra-vendita o investiture, sicuramente più numerose per i Gerosolimitani che per i Templari, anche grazie all’epurazione di questi ultimi. Una piccola parte dei loro beni, si trovava nelle vicinanze delle loro case, ma fuori dalle porte Romana e Tonsa, lungo la strada pavese, a Monluè e in località detta “Braida”, l’attuale Brera.
Abolita per la sua potenza, come ben sappiamo, e per la bramosia che destavano le immense ricchezze della sacra Milizia del Tempio, i suoi beni immobili passarono, dopo il 1312, all’ordine de’ cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme, oggi detto di Malta. Con tutta probabilità il passaggio avvenne tra il 1316 e il 1319. le operazioni di trapasso non furono per nulla facili, infatti, lo stesso priore delle case gerosolimitane in Lombardia dovette assumere la reggenza della casa, dal 1321 al 1326, ben 5 anni.
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