Se ingannare gli uomini è facile, specie se si controllano gli strumenti di informazione, è impossibile ingannare la natura. E la natura offesa si vendica causando distruzione e morte. L’uomo è andato sulla Luna, ha fatto mirabolanti scoperte, ma nella progredita Liguria una classe di potere ottenebrata dal denaro sembra ignorare le più elementari conoscenze idrauliche già note ai Babilonesi oltre 3000 anni orsono. Carenza scientifica che si è cercato di compensare con una capacità, anche questa assai mediocre ed insufficiente, nell’arte della menzogna. Per l’ennesima volta abbiamo dovuto ascoltare le solite trite storielle sulle dighe aperte, su piogge tropicali mai viste prima, su drammatiche ed istantanee mutazioni del clima. Bugie di un incolto Pinocchio nate dal disprezzo per l’intelligenza che un giornalismo complice e servile si è affrettato a raccattare e diffondere. Sono menzogne vecchie di oltre mezzo secolo. Possibile che i novelli mentitori non siano capaci di un minimo di fantasia e di intelligenza, seppure nel male? Peraltro l’uso dell’inganno per coprire le proprie nefandezze è vecchio come la storia dell’uomo. In un passato, anche abbastanza recente, si cercò di combattere questo vezzo dei politici. Correvano gli anni 70 quando un gruppo di giornalisti italiani (Antonio Cederna del Corriere della sera, Mario Fazio della Stampa, Virginio Bettini dell’Avvenire, Guido Manzone dell’Espresso) stufi di discorsi surreali loro propinati dai vari politici in occasione delle ricorrenti catastrofi, stabilirono un semplice patto: non seguire i dati ufficiali bensì quelli provenienti da facoltà universitarie ed in particolare da studi di scienziati come Floriano Villa,capo dei geologi, Paolo Berbenni della facoltà di idraulica di Pavia, Giorgio Nebbia e moltissimi altri. Allora nei giornali,specie nelle pagine culturali,vigeva una certa libertà, oggi nemmeno pensabile. In breve la verità cominciò a fare aggio sulla menzogna e ben presto, incredibile ma vero, persino la televisione, somma maestra di inganni, si adeguò alla nuova tendenza. Fu così che ci si illuse di avere vinto per sempre. Errore gravissimo. Oggi la menzogna è tornata a trionfare a livello ufficiale. Ma c’è un pericolo per i mentitori. Mentre ieri furono combattuti solo con la penna oggi c’è rischio che vengano combattuti con i badili. Evento peraltro già verificatosi durante una delle ultime visite ufficiali agli alluvionati.
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